Il Papa scende in campo contro il riciclaggio. Niente parole, ma fatti per il pontefice più amato dal popolo, che ha deciso, attraverso il rafforzamento delle vigilanze e la creazione della vigilanza prudenziale, affidate all’Autorità Aif, di prevenire il finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa.
In continuità con l’azione già intrapresa da Benedetto XVI con il Motu Proprio del 30 dicembre 2010 per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, l’odierno Motu Proprio, spiega il Vaticano, rinnova l’impegno della Santa Sede in questo ambito. In particolare, si estende l’applicazione delle leggi vaticane in materia ai Dicasteri della Curia Romana ed agli altri organismi ed enti dipendenti dalla Santa Sede, nonché alle organizzazioni senza scopo di lucro aventi personalità giuridica canonica e sede nello Stato della Città del Vaticano. Infine, si rafforza la funzione di vigilanza e di regolamentazione dell’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif).