Circa 400 famiglie ospitate per mesi nei campi profughi allestiti nella parte meridionale di Mosul, ex roccaforte dello Stato islamico (Is) nell’Iraq settentrionale, sono rientrate ieri nel quartiere della citta’ vecchia, cuore del capoluogo iracheno devastato dalla guerra. Lo ha dichiarato il responsabile del Consiglio provinciale di Ninive, Noureddine Qablan. “Le forze di sicurezza hanno supervisionato la protezione degli autobus che hanno trasportato le famiglie”, ha detto Qablan, sottolineando che si tratta dei “primi sfollati rientrati nelle proprie case dall’inizio del 2018”.
“Nei prossimi giorni – ha aggiunto – potrebbe essere il turno di altre famiglie”. Il direttore del dipartimento per le migrazioni e gli sfollati di Najaf (governatorato a sud di Baghdad), Jawad Fahm Aboudi, ha dichiarato in un comunicato stampa che finora 5.232 famiglie su 14.432 ospitate nella sua provincia hanno fatto rientro nell’Anbar (grande provincia dell’Iraq occidentale), a Mosul e a Tal Afar (nel nord-ovest del paese).