“Manca un minuto a mezzanotte e dobbiamo agire ora”. Questo il messaggio del premier britannico Boris Johnson ai leader del mondo riuniti da oggi a Glasgow perla 26esima Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si tiene a Glasgow e si concluderà il 12 novembre.
Alla cerimonia di apertura il primo ministro dirà che l’umanità “ha da tempo messo a dura prova il cambiamento climatico”, avvertendo che “se non saremo seri, sarà troppo tardi perché i nostri figli lo facciano domani” .
“Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta”, sono le parole del principe Carlo, erede al trono britannico, nel suo discorso alla Cop26. “Dobbiamo metterci sul piede di guerra”, ha sottolineato il principe, unanimemente considerato un ambientalista storico, chiamato già domenica a salire in cattedra a Roma dinanzi ai leader del G20 e oggi a Glasgow in veste di co-reggente di fatto, in assenza della 95enne regina Elisabetta, tenuta a riposo dai medici. “Abbiamo bisogno – rimarca – di una campagna in stile militare per dispiegare la forza delle migliaia di miliardi” necessarie a sostenere la transizione verso un’economia più sostenibile anche nei Paesi poveri, a partire dagli investimenti “messi a disposizione dal settore privato globale”. Il principe di Galles, che a Roma ha descritto la CoP26 come una “ultima chance” per evitare di lasciare un disastro in eredità alle future generazioni, ha incontrato fra l’altro a margine della conferenza il magnate americano e patron di Amazon, Jeff Bezos, per discutere del contributo che a questa battaglia può offrire la fondazione capeggiata da un uno degli uomini più ricchi del mondo.
“La Cop26 è un momento della verità per i nostri piani per fermare i cambiamento climatici. L’Europa si impegna a essere il primo continente con neutralità climatica al mondo e a unire le forze con i suoi partner per un’azione per il clima piu’ ambiziosa. La corsa globale per il ‘net-zero’ entro la metà del secolo ee’ iniziata”, scrive il presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen in un tweet.