Una tesi di laurea ‘copiata’ inguaia un nuovo politico europeo. Dopo il caso del ministro della Difesa tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, oggi è toccato al presidente dell’Ungheria Pal Schmitt rassegnare le dimissioni dopo giorni di proteste e polemiche. Ha annunciato il suo passo oggi in Parlamento, dopo che ieri aveva affermato di non voler lasciare il suo incarico ritenendo di avere la “coscienza pulita”. E aveva addirittura attaccato il Senato accademico dell’Università Semmelweis che la scorsa settimana ha riconosciuto che la tesi di dottorato dell’ex olimpionico di scherma era sostanzialmente frutto di un copia-e-incolla di citazioni di uno studioso bulgaro e uno tedesco. “In base alla Costituzione, il presidente deve rappresentare l’unità della nazione ungherese. Io, purtroppo, sono diventato un simbolo di divisione. Sento che è mio compito lasciare l’incarico”, ha affermato il capo dello stato magiaro di fronte al Parlamento nell’annunciare le sue dimissioni.
Da settimane, dopo che il settimanale HVG aveva rivelato lo scandalo, Pal Schmitt era sotto i riflettori.Nel mirino la tesi di dottorato conseguita dal presidente nel 1992. Nei giorni scorsi una commissione speciale dell’università di Semmelweis gli aveva revocato il dottorato dopo aver stabilito che molti brani della tesi risultavano copiati da altri studi. Nello stesso tempo, però, la commissione ha assolto Schmitt dall’accusa di aver commesso una frode, addossando all’università la responsabilità di aver accettato una tesi che non doveva accettare.