La Corea del Nord continuera’ a testare i suoi missili, e lo fara’ anche a cadenza “settimanale”: e’ l’avvertimento del vice ministro degli Esteri nordcoreano, Han Song-Ryon. Il regime di Pyongyang continua quindi a rullare i tamburi di guerra, in coincidenza con l’arrivo del vicepresidente americano Mike Pence in Giappone, e sembra ignorare gli allerta di Washington. “Continueremo a testare altri missili a cadenza settimanale, mensile e annuale”, ha detto Han Song-Ryon, intervistato dalla Bbc. Il viceministro degli Esteri ha minacciato “una guerra fuori controllo” se gli Usa prenderanno un’iniziativa militare. Poche ore prima, visitando la zona demilitarizzata al confine tra le due Coree, Pence aveva lanciato un nuovo monito al regime di Pyongyang sostenendo che “l’era della pazienza strategica e’ finita”. “Se gli Usa stanno pianificando un attacco militare contro di noi, reagiremo con un attacco preventivo nucleare con il nostro stile e il nostro metodo”, ha reagito il ‘numero due’ della diplomazia nordcoreana.
Per la prima volta il governo giapponese sta prendendo in considerazione la possibilita’ di dispiegare forze di autodifesa in caso di caduta di un missile nordcoreano nelle acque territoriali del Paese. Lo hanno riferito i media locali. Le leggi adottate il 29 marzo 2016 hanno diviso le minacce alla sicurezza in tre categorie: la possibilita’ dell’aggressione militare, l’ovvia minaccia di aggressione militare e l’aggressione militare. Il governo vuole riconoscere la caduta di un missile straniero nelle sue acque territoriali come una minaccia evidente di aggressione militare che consente il dispiegamento di truppe, ha riferito il giornale “Yomiuri Shimbun”.
La Cina chiede ancora una soluzione diplomatica alla crisi scatenata dalla Corea del Nord: il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha ribadito la posizione cinese su Pyongyang in una conferenza stampa nella sede del ministero degli Esteri. “Senza dubbio siamo a favore della denuclearizzazione e della soluzione diplomatica”, ha dichiarato Wang. “La Cina e’ pronta a lavorare con tutti i Paesi” per la risoluzione della crisi, compresi gli Stati Uniti, di cui ha elogiato la “volonta’ di tornare a una soluzione diplomatica” sulla Corea del Nord. “Piu’ tesa diventa la situazione, piu’ importante e’ per noi tornare al dialogo”, ha concluso Wang. La conferenza stampa era dedicata al prossimo forum sulla Cooperazione Internazionale all’interno dell’iniziativa di sviluppo infrastrutturale tra Asia ed Europa “Belt and Road”, che si terra’ a Pechino il 14 e 15 maggio prossimi.