Corea del Nord, Pentagono avverte: “Armi nucleari a bassa affidabilità”

E’ alta l’allerta in Corea, soprattutto dopo la notizia che lo Stato sarebbe in possesso di una testata nucleare abbastanza piccola da potere essere inserita su un missile balistico. Un dato di fatto questo, che potrebbe far degenerare la situazione da un momento all’altro.

Ed infatti, secondo la valutazione che viene fatta dall’intelligence del Pentagono, l’affidabilità di queste armi sarebbe alquanto “bassa”. Considerazioni citate  dal deputato repubblicano del Colorado Doug Lamborn durante un’audizione al Congresso del generale Martin Dempsey, capo degli Stati maggiori riuniti. “La Dia ha concluso con moderata certezza che Pyongyang possiede armi nucleari che possono essere portate da missili balistici, tuttavia la loro affidabilità sarebbe bassa”, ha  dichiarato il deputato, leggendo una breve porzione non riservata del documento della Dia. Il Pentagono ha poi affermato di non poter discutere del rapporto dato che si tratta di un documento riservato, salvo che per la frase citata. “Sarebbe tuttavia inaccurato suggerire che il regime nordcoreano ha pienamente testato, sviluppato o dimostrato le capacità nucleari cui ci si riferisce nella frase”, ha però aggiunto George Little, portavoce del ministero della Difesa. La bassa affidabilità, scrive il Washington Post, si riferisce probabilmente sia alla precisione dei missili balistici che alle difficoltà tecniche connesse alla miniaturizzazione di una bomba nucleare per poterla piazzare su un missile.

 

Cina smentisce: “Nessun aumento di truppe”. Intanto il ministero cinese della Difesa ha smentito la notizia di un aumento delle sue truppe al confine con la Corea del Nord. “Le notizie non sono vere. La Cina segue con grande attenzione lo sviluppo della situazione nella penisola coreana ed è  sempre stata impegnata per la salvaguardia della pace e la stabilità nell’Asia nord orientale”, ha detto un portavoce del ministero.

 

Obama: “Da Corea stop ad approccio bellicoso”. “Nessuno vuole vedere un conflitto nella penisola nordcoreana”. Ad affermarlo è stato il presidente americano Barack Obama, che ha esortato Pyongyang ad abbandonare la retorica di guerra, avvertendo allo stesso tempo che la sua amministrazione intraprenderà  “tutti i passi necessari” per difendere gli Stati Uniti. “E’ ora che la Corea del Nord metta fine al suo approccio bellicoso e cerchi di diminuire la tensione”, ha affermato Obama nello studio ovale, dopo aver incontrato il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon, nella sua prima dichiarazione sulla crisi nordcoreana. Pyongyang, ha proseguito, deve “rispettare le regole di base della comunità  internazionale. Noi continueremo a cercare di risolvere alcune di queste questioni diplomaticamente, anche se ho spiegato al segretario generale che gli Stati Uniti intraprenderanno tutti i passi necessari per proteggere la propria popolazione e rispettare gli obblighi derivanti dalle nostre alleanze nella regione”, ha detto ancora il presidente americano.

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