Le due Coree hanno avviato ieri lo smantellamento di 20 avamposti lungo il confine fortificato tra i due paesi, nel contesto del piano sottoscritto dagli ufficiali delle rispettive Forze armate il mese scorso, per ridurre le tensioni alla frontiera. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Yonhap”, secondo cui i due paesi ritireranno anche uomini e armamenti dai siti dei posti di guardia. La Corea del Sud ha eretto circa 60 avamposti lungo il confine terrestre con la Corea del Nord, mentre quest’ultima ne ha edificati 160. Ufficiali delle Forze armate delle due Coree hanno intrapreso questa mattina un nuovo round di colloqui con il Comando delle Nazioni Unite a guida Usa in merito alla smilitarizzazione del villaggio neutrale di Panmunjom, al confine tra i due paesi. I colloqui si tengono presso la Casa della liberta’, un edificio nella porzione sudcoreana del villaggio. Il villaggio, noto ufficialmente come “Joint Security Area” (“Area di sicurezza comune”, Jsa), e’ l’unico tratto del confine inter-coreano di 250 chilometri dove i militari dei due paesi possano fronteggiarsi a breve distanza. L’area e’ stata definita zona demilitarizzata sino a un incidente nel 1976, quando militari nordcoreani aprirono il fuoco su due soldati statunitensi, uccidendoli. Gli accordi militari sottoscritti dalle due Coree lo scorso sanciscono la trasformazione del villaggio di confine in una zona libera dalle armi da fuoco. Al colloquio di stamattina dovrebbero seguire ispezioni in loco che si protrarranno anche nella giornata di domani.
L’incontro di oggi ne segue uno analogo tenutosi il 6 novembre scorso. Stando a una nota diffusa in quell’occasione, “le tre parti hanno valutato congiuntamente i risultati dei lavori di verifica del disarmo presso la Jsa, effettuato il 26 e 27 ottobre scorsi”. Durante l’incontro verranno discusse anche modalita’ per il pattugliamento congiunto del villaggio neutrale da parte delle due Coree. Una volta completati il disarmo e le procedure ad esso connesse, entro la fine di quest’anno, ai cittadini coreani e ai turisti stranieri sara’ concesso di attraversare la Linea di demarcazione militare a Panmunjom dalle 9.00 del mattino alle 17.00; il villaggio sara’ sorvegliato da 35 militari disarmati di entrambe le Coree.
Le Forze armate delle due Coree hanno intrapreso questo mese le misure dell’accordo militare di costruzione della fiducia sottoscritto alla fine di settembre, in occasione del terzo summit inter-coreano tra i presidenti Moon Jae-in e Kim Jong-un. I due paesi hanno cessato tutti gli “atti ostili” in prossimita’ dei confini di fatto terrestre, marittimo e aereo tra le due Coree, ha annunciato ieri il capo dello stato maggiore congiunto delle Forze armate sudcoreane, generale Park Han-ki. L’ufficiale ha dato l’annuncio in occasione di una visita all’isola di Yeongpyeong, poco a sud del confine di fatto tra i due paesi: nel 2010, l’isola era stata bersagliata dall’artiglieria nordcoreana, in un incidente che aveva causato una decina di vittime tra i civili. Park ha parlato oggi del “primo passo in un nuovo cammino di pace e prosperita’ nella Penisola coreana”: Le nostre forze armate saranno all’avanguardia della pace”, ha aggiunto l’ufficiale, ribadendo l’impegno di Seul a rispettare l’accordo militare sottoscritto il 19 settembre scorso. Tra le altre cose, l’accordo vieta la conduzione di esercitazioni di artiglieria e di manovre a livello di reggimenti o superiori entro cinque chilometri dalla Linea di demarcazione militare. La scorsa settimana le Forze armate delle due Coree hanno anche concordato la “distruzione completa” dei posti di guardia lungo il confine entro la fine di novembre.
Le due Coree hanno tenuto questo mese un incontro a livello di generali per l’attuazione degli accordi militari di de-escalation sottoscritti il mese scorso. Lo ha annunciato il ministero della Difesa sudcoreano. I colloqui si sono tenuti alle ore 10.00 di questa mattina al Tongilgak, edificio sul lato nordcoreano del villaggio neutrale di Panmunjom. La delegazione sudcoreana e’ stata guidata dal maggiore generale Kim Do-gyun, e quella nordcoreana dal tenente generale An Ik-san. Kim si e’ detto “felice di constatare con i miei occhi che gli sforzi per il disarmo dell’Area di sicurezza congiunta (Panmunjom) sono proceduti concretamente. Ho notato una differenza marcata rispetto alla zona demilitarizzata che ho visto in occasione della mia ultima visita a questo luogo”, ha detto l’ufficiale sudcoreano. An si e’ detto “orgoglioso” per il contributo delle Forze armate dei due paesi al processo di riavvicinamento e dialogo inter-coreano. Durante l’incontro, le delegazioni hanno discusso la creazione di un comitato militare inter-coreano incaricato dell’attuazione degli accordi bilaterali; e’ stata discussa anche la conduzione di operazioni di ricerca congiunte presso l’estuario del fiume Han, che per anni e’ rimasto precluso all’accesso dei civili a causa delle tensioni inter-coreane.
I due paesi hanno gia’ avviato la rimozione di tutte le armi e i posti di guardia dal villaggio neutrale di confine di Panmunjom, sito dove venne firmato l’armistizio del 1953 e dove quest’anno si sono tenuti i primi due summit inter-coreani che hanno formalizzato l’avvio del processo di distensione tra i due paesi. Lo ha annunciato ieri il ministero della Difesa sudcoreano. Il villaggio e’ l’unico luogo lungo il confine di fatto tra le due Coree, lungo 250 chilometri, dove i militari nordcoreani e quelli del Comando delle Nazioni Unite a guida Usa si fronteggiano a poca distanza gli uni dagli altri. Il portavoce del ministero della Difesa sudcoreano, Choi Hyun-soo, ha dichiarato che “l’operazione (di disarmo) procede secondo i piani”.
Moon e Kim hanno firmato il 19 settembre un documento che attesta i risultati del loro terzo summit. I contenuti del documento, sottoscritto presso la residenza di Stato nordcoreana Paekhwawon – dove si sono confrontati per circa 70 minuti – sono stati illustrati personalmente dai due leader, nel corso di una conferenza stampa congiunta. La Corea del Nord e’ pronta a consentire l’ingresso di ispettori internazionali che verifichino lo “smantellamento permanente” delle principali infrastrutture legate al programma balistico e ad accelerare le procedure di dismissione del complesso di Yongbyon, l’unico reattore a disposizione della Corea del Nord per l’arricchimento del plutonio. Lo scorso maggio la Corea del Nord aveva gia’ distrutto il suo principale sito per i test nucleari, quello di Puggye-ri, alla presenza di giornalisti internazionali, come dimostrazione di buona volonta’ in vista del successivo summit tra Kim e il presidente Usa, Donald Trump.
Seul e Pyongyang, ha detto Moon durante la conferenza stampa al termine del summit, hanno concordato di trasformare la Penisola coreana in una “terra di pace libera dalle minacce delle armi e dei test nucleari”. Moon ha affermato che “il Sud e il Nord hanno concordato per la prima volta modalita’ concrete per la denuclearizzazione della Penisola coreana. Si tratta di un risultato assai significativo”. Durante la conferenza stampa, Kim ha sottolineato personalmente l’importanza di una stretta cooperazione per conseguire la denuclearizzazione “completa”. “Abbiamo concordato di compiere sforzi positivi per rendere la Penisola coreana una terra di pace, libera da armi atomiche e dalla minaccia nucleare”, ha dichiarato il leader nordcoreano, che ha fatto eco alle parole del presidente Moon. Kim ha anche annunciato l’intenzione di visitare Seul “nel prossimo futuro”: sino ad oggi nessun leader nordcoreano ha mai visitato personalmente la capitale della Corea del Sud.
In contemporanea con il vertice, i capi della Difesa delle due Coree hanno firmato un “accordo militare globale”, teso a ridurre le tensioni lungo il confine di fatto tra i due paesi e a prevenire incidenti. Il ministro della Difesa della Corea del Sud, Song Young-moo, e la controparte nordcoreana, No Kwang-chol, hanno firmato l’intesa a Pyongyang, in occasione del terzo summit inter-coreano che proseguira’ sino alla mattinata di domani. L’accordo militare e’ previsto dalla Dichiarazione di Panmunjom, firmata dia leader dei due paesi a margine del loro primo vertice bilaterale, il 27 aprile scorso. In quell’occasione le due Coree avevano concordato di lavorare alla cessazione di “tutti gli atti ostili” e di scongiurare cosi’ “il rischio di una guerra”.
La Corea del Sud ha intrapreso alla fine di settembre le operazioni di sminamento di alcune aree lungo il confine di fatto con la Corea del Nord. All’operazione, parte degli accordi raggiunti dai due paesi in occasione del terzo summit inter-coreano, due settimane fa, dovrebbero corrispondere misure analoghe da parte di Pyongyang. Le truppe sudcoreane hanno intrapreso lo sminamento nella cosiddetta “zona demilitarizzata”. Il ministero della Difesa sudcoreano ha reso noto che per il momento le attivita’ di sminamento sono in corso attorno al villaggio neutrale di Panmunjom, che ha ospitato i primi due summit inter-coreani di questo mese, e in una seconda area di confine dove le due Coree intendono intraprendere la ricerca congiunta di militari deceduti durante la Guerra di Corea (1950-1953).