E’ salito a 259 il bilancio delle vittime del Coronavirus in Cina, con un numero di casi di contagio accertati in tutto il mondo pari a 11.374. In Italia i casi accertati rimangono due, una copia di turisti cinesi le cui condizioni sono state definite “discrete” dal personale dello Spallanzani, la struttura presso cui sono sotto osservazione da giorni. Il Consiglio dei ministri ha disposto ieri lo stato di emergenza, per un periodo di sei mesi, affidando al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, il compito di governare le operazioni. “Assicuro che non c’e’ alcun motivo di creare panico e allarme sociale”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, segnalando che il ministro della Salute, Roberto Speranza, “ha gia’ adottato un’ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo paese dell’Unione europea che adotta una misura cautelativa di questo genere”. Conte ha quindi invitato le forze politiche al senso di “responsabilita’”, lasciando da parte le polemiche e ribadendo l’impegno del governo sulla “linea della massima trasparenza”.
Nella serata di venerdi’, anche il governo degli Stati Uniti ha dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica. L’amministrazione di Donald Trump ha anche vietato l’ingresso a cittadini stranieri che hanno viaggiato in Cina nei 14 giorni precedenti. “Il rischio di infezione per gli statunitensi rimane basso. Con queste e le precedenti azioni stiamo lavorando per mantenere basso il rischio”, ha dichiarato il segretario del dipartimento della Sanita’ e dei servizi umani, Alex Azar. Nel frattempo diversi governi stanno procedendo all’evacuazione di cittadini dalla citta’ di Wuhan, considerata epicentro dell’emergenza. Tra le ultime iniziative in ordine di tempo ci sono quella della Corea del Sud e dell’India, con piani per un iniziale trasferimento in province ritenute sicure. Lunedi’ mattina, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, un volo militare riportera’ in patria circa 70 italiani da Wuhan. I connazionali saranno sottoposti a un regime sanitario in un “luogo dedicato”.