Coronavirus, 3190 contagi, 23 decessi

Sono 3.190 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.321

Sono invece 23 le vittime in un giorno (ieri erano state 5). Sono 83.223 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 167.761. Il tasso di positività è del 3,8 %, in aumento rispetto al 3,2%.

Sono 249 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 19 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 25 (ieri erano 22). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari tornano sopra i duemila: sono 2.070, 116 in più rispetto a ieri.

Sale al 4% la percentuale di posti letto nei reparti ospedalieri italiani occupati da pazienti Covid. È quanto mostra il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali relativo al 1 agosto, che vede una crescita dell’1% rispetto al 31 luglio. La percentuale aveva toccato il livello minimo del 2% e si era mantenuta così fino al 25 luglio, dal 26 ha iniziato a risalire, rispecchiando l’aumento dei contagi delle settimane passate. A crescere sono anche le terapie intensive: il 3% dei posti è occupato da pazienti Covid e l’aumento dell’1%, dopo settimane di stabilità al 2%, è scattato il 30 luglio.

E’ la Sardegna, passata dal 5% al 9% in una settimana, la regione che vede la maggior crescita di terapie intensive occupate da pazienti Covid, seguita da Lazio e Sicilia al 5%. Mentre per i ricoveri Covid nei reparti ordinari, le regioni in crescita maggiore sono Sicilia e Calabria, arrivate in una settimana rispettivamente al 10% e 9%, seguite dalla Campania al 6%. A evidenziare come gli ospedali del Sud vedano crescere più velocemente della media nazionale i valori è il monitoraggio giornaliero dell’Agenas. Secondo i nuovi parametri nazionali, la soglia critica è fissata al 15% per i ricoveri ordinari e al 10% per le intensive.

Negli ultimi 30 giorni sono state 260 le persone decedute con diagnosi di Sars-Cov-2 e 81.714 i contagiati, di cui 915 tra gli operatori sanitari. E’ quanto emerge dai dati della Sorveglianza integrata Covid-19 in Italia, pubblicati sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dai dati cumulativi emerge, invece, come i decessi siano stati fino a oggi 127.285 da inizio pandemia, ovvero il 2,9% del totale dei contagiati. I casi sono stati complessivamente 4.346.515, di cui 139.287 tra i medici e gli operatori sanitari. E’ di 46 anni l’età media dei contagiati da inizio pandemia e negli ultimi 30 giorni è di appena 26 anni.

Le misure introdotte lo scorso autunno con il DPCM del 3 novembre 2020 per mitigare l’epidemia di COVID-19 in Italia hanno permesso di ridurre la trasmissibilità (Rt) di SARS-COV-2 del 13-19% in zona gialla, del 27-38% in zona arancione e del 36-45% in zona rossa. Le misure hanno ricondotto l’epidemia sotto controllo in 85 province su 107 entro 3 settimane dalla loro introduzione, evitando nello stesso periodo complessivamente circa 25.000 ricoveri, ovvero oltre metà dei 44.000 effettuati. È questo il risultato di uno studio di Fondazione Bruno Kessler, Istituto Superiore di Sanità e INAIL pubblicato sul Nature Communications.

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