A rischio chiusura per il Coronavirus uno stabilimento europeo Fca. A svelarlo è Mike Manley in una call riservata con il Financial Times. “C’è una struttura – ha detto l’amministratore delegato – che entro due-quattro settimane potrebbe bloccare la produzione per la mancanza di forniture dalla Cina. Abbiamo incaricato un team per monitorare i componenti dell’azienda e qualsiasi impatto produttivo“. Il nome dell’impianto resta top secret ma preso potrebbe essere svelato nelle prossime settimane.
A forte a rischio la produzione Fca. Il Coronavirus potrebbe mettere in ginocchio l’economia dell’azienda italo-americana. Il possibile primo blocco ad uno stabilimento, infatti, rischia di aprire un effetto a catena con altre aziende che rischiano di seguire la stessa strada di questo impianto. Il motivo? La mancanza di forniture dalla Cina. La chiusura delle frontiere con Pechino non facilita la situazione e per questo presto ci potrebbero essere importanti novità. Si tratta di una seconda azienda che rischia di chiudere il proprio stabilimento per mancanza di pezzi. Il primo è stato Airbus che in Corea del Sud si è vista costretta ad abbassare le serrande dell’impianto per lo stesso problema.
La notizia della possibile chiusura dell’impianto è arrivato nel giorno della pubblicazione dei dati del 2019. Un anno chiuso in rosso (-9%) ma l’ultimo trimestre è stato da record con un utile in crescita del 35% rispetto a quello dell’anno precedente. “Un’annata storica – ha commentato l’ad Manley – e gli obiettivi del 2020 sono confermati“. In attesa della fusione con Psa: “L’operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno e poi dal 2021 si genereranno sinergie che a regine sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro su base annuale“.