L’emergenza coronavirus in Italia potrebbe avere effetti pesantissimi sulla già debole economia italiana. Secondo Confcommercio, se la crisi “dovesse protrarsi oltre maggio e giugno”, l’impatto sul Pil potrebbe essere “nell’ordine di 3-4 decimi di punto, ossia tra i 5 e i 7 miliardi di euro”, mentre Confesercenti sottolinea che la perdita nei consumi potrebbe arrivare a 3,9 miliardi. A rischio ci sarebbero fino a 60mila posti di lavoro.
A soffrire rischia di essere soprattutto il Nord, cioè il motore produttivo della penisola. La frenata dei consumi potrebbe riflettersi in modo pesante sul tessuto imprenditoriale: le stime ipotizzano come conseguenza la chiusura di “circa 15mila piccole imprese” in tutti i settori, mettendo a rischio “60mila posti di lavoro”.
Dal commercio all’agricoltura, il passo è breve. Per Coldiretti, “negli 11 comuni della zona rossa fra Lombardia e Veneto c’è il rischio di paralisi per 500 aziende agricole”. Ma l’effetto coronavirus si fa sentire anche sul Salone del Mobile, l’evento più importante che si svolge a Milano in tutto l’anno, con un palinsesto fittissimo di eventi anche in città. La 59esima edizione non viene cancellata, ma slitta di due mesi: non si svolgerà più dal 21 al 26 aprile, ma dal 16 al 21 giugno. Alla Fiera di Rho erano attesi 2.200 espositori. Inizialmente la stima era di avere circa 30mila visitatori in meno dalla Cina, poi il virus è arrivato in Italia.
Per fronteggiare l’aspetto economico dell’emergenza, il governo sta valutando due decreti: “Uno specifico in settimana per le zone rosse con interventi massicci e in 7-10 giorni un secondo decreto più generale per le imprese e i cittadini che subiscono le conseguenze del rallentamento dell’economia”, ha spiegato il ministro Roberto Gualtieri. I provvedimenti dovrebbero includere la sospensione di alcuni adempimenti fiscali e del pagamento di mutui e bollette per le imprese. Il provvedimento, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sarà varato entro la prossima settimana. Il titolare del Mise ha aggiunto che “tutti sono d’accordo” sul fatto che bisogna “garantire la necessaria liquidità alle imprese e quindi garantire una maggiore e più semplificato accesso al fondo centrale di garanzia, al fondo per le Pmi perché è fondamentale garantire loro un cashflow adeguato in questo momento di difficoltà”.
Patuanelli ha quindi spiegato che “stiamo valutando assieme ad Abi, in coordinamento col Mef, la sospensione della rata dei mutui” e “con Arera e i vari venditori dei servizi energetici: gas, luce ed acqua, la sospensione del pagamento delle bollette e prevedere anche una rateaizzazione per i pagamenti successivi”. Nella battaglia contro il coronavirus, il ministro ha chiamato in causa anche l’Europa. “Dovremmo fare delle richieste specifiche perché è un momento di difficoltà, che si palesa in un generale e complesso momento economico difficile per il nostro Paese”, ha detto. Quindi “credo che da questo momento potrà anche emergere la possibilità di fare un patto per la crescita e lo sviluppo”.
Intanto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in serata ha incontrato le parti sociali annunciando la sospensione dei versamenti contributivi fino al 31 marzo 2020 per le zone rosse, 21 milioni per la cig in deroga da inserire nei dl ed infine per i lavoratori autonomi e partite Iva, un’indennità fino a 500 euro per un massimo di tre mesi.