In occasione della conferenza stampa – anticipata alla luce del 1 maggio -, Silvio Brusaferro ha fatto il punto sullo stato dell’epidemia ovviamente con un riferimento anche alla fase 2.
“La curva continua a decrescere sia come numero di casi che di sintomatici. La situazione del Paese continua a confermare quello che avviene con una decrescita in tutte le Regioni. In tutte le Regioni l’R-t è sotto l’1, un dato positivo conseguenza delle misure adottate e dell’adesione dei cittadini alle misure stesse. Le zone rosse sono in riduzione. La curva dei cittadini di nazionalità straniera residente è molto simile alla nostra solo con un piccolo ritardo del momento di inizio. La letalità non mostra variazioni, il virus colpisce le età più elevate e un’alta percentuale di persone decedute presentavano almeno tre sintomi”.
Per quanto riguarda il documento prodotto dal Comitato Tecnico Scientifico sulla riapertura in vista della fase 2, Brusaferro ha illustrato il metodo di studio e le conclusioni. “Il documento non era segreto ma allegato, e la finalità era quella di fare stime ed ipotesi per simulare l’andamento dell’epidemia in una logica con la quale vogliamo riaprire il paese. Altro scopo era quello di cercare di categorizzare le variabili che determinano la circolazione del virus cercando di capire il peso di ognuno nella circolazione del virus“.