Calano i contagi per il Covid in Italia: sono 953 (contro i 1.210 di ieri) i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Sono 4 i morti, in calo rispetto ai 7 di ieri. I tamponi sono stati 45.914 (- 21 mila rispetto a ieri), secondo i dati del ministero della Salute. I guariti oggi sono 192 per un totale di 205.662. In totale i casi registrati dal ministero della Salute sono 260.298, mentre il totale dei decessi è di 35.441. Gli attualmente positivi sono 19.195 (+757). I malati in terapia intensiva calano di 4 unità e sono oggi 65, mentre i ricoverati con sintomi sono 74 in più per un totale di 1.045. In isolamento domiciliare i pazienti sono 18.085 (+687).
Ci sono tre regioni senza nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore: Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. In testa alla classifica dei nuovi contagi il Lazio con 146 casi, seguono il Veneto, la Campania e l’Emilia Romagna con 116 a testa, quindi la Lombardia con 110, mentre 91 se ne registrano in Sardegna.
“Oggi nel Lazio si registrano 146 casi e un decesso, di questi il 57% sono link di rientro mentre quelli con link dalla Sardegna sono il 40% (59 casi)”. Così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “La curva epidemiologica è legata prevalentemente ai casi di rientro, giovani e asintomatici – prosegue -. Si sta facendo un grande lavoro di testing e di tracciamento e la situazione è fortemente monitorata. Tra tamponi e test rapidi agli aeroporti superata ieri quota 10.774, potenziato il drive-in al porto di Civitavecchia e apre un nuovo drive-in al CAR di Guidonia”. L’assessore ha poi aggiunto che per quanto riguarda i test rapidi “concordo con Zaia, è un grande aiuto per gli screening. Dopo la validazione fatta su richiesta del ministero della Salute e della Regione Veneto dal laboratorio di virologia dello Spallanzani diretto da Maria Rosaria Capobianchi insieme a quello di Treviso diretto da Roberto Rigoli e a quello di Pievesestina (Emilia-Romagna) diretto da Vittorio Sambri, presto anche ai drive-in per screening con il risultato entro la mezz’ora” ha aggiunto.
LAZIO – Individuati 21 nuovi positivi ieri con i test rapidi negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Lo rende noto L’Unità di Crisi per il Covid 19 della Regione Lazio spiegando che allo scalo di Fiumicino sono stati individuati 9 nuovi positivi asintomatici e si tratta di cinque residenti a Roma, uno di nazionalità greca residente a Perugia, uno di Avezzano, uno di Napoli e uno di Milano, tutti di rientro dai Paesi oggetto dell’ordinanza del Ministero della Salute.
Sono 12 i casi positivi individuati all’Aeroporto di Ciampino e si tratta di quattro cittadini italiani, sette cittadini spagnoli e un cittadino della Repubblica Dominicana.
Da inizio attività i casi positivi asintomatici individuati attraverso l’utilizzo dei test rapidi antigenici sono stati 106, confermati successivamente dal test molecolare di cui più della metà residenti fuori regione – si legge in una nota -. Tutti i viaggiatori sono asintomatici, sono stati posti in isolamento ed è stato avviato il contact tracing internazionale.
Nella giornata di ieri eseguiti 4.142 tamponi ai drive-in della Regione Lazio e presto verranno utilizzati anche i test rapidi antigenici nei drive-in con una risposta dopo trenta minuti per velocizzare i tempi delle procedure.
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 67 pazienti. Di questi 45 sono positivi al tampone per la ricerca del Sars-Cov-2, 22 sottoposti a indagini. Quattro pazienti necessitano di Terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 613. È quanto emerge dal bollettino di oggi dello Spallanzani.
PUGLIA – Su 1.068 tamponi processati, oggi in Puglia sono stati registrati 46 contagi di Coronavirus: 30 in provincia di Bari, 10 nella Bat, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto. Non accadeva dallo scorso 30 aprile: è il numero più alto di casi di tutta la stagione estiva pugliese. Non sono stati registrati decessi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 284.483 test; 505 sono i pazienti guariti; 4010 sono i casi attualmente positivi, di cui 85 ricoverati. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.070.
SARDEGNA – Ci sono cinque nuovi positivi al covid 19 a San Teodoro, in Gallura, dopo il caso di un uomo proveniente dal Lazio che nei giorni scorsi aveva contratto il virus. Stavolta si tratta di cinque residenti: un uomo di 50 anni che lavora nel campo del turismo e che si trova ora ricoverato nel centro Malattie infettive dell’ospedale di Sassari, mentre gli altri quattro positivi sono suoi colleghi di lavoro. A darne notizia è stato il sindaco del centro costiero del nord est dell’Isola, Domenico Mannironi, attraverso un comunicato divulgato anche su Facebook.
I 26 positivi individuati una settimana fa nel resort di Santo Stefano, nell’arcipelago di La Maddalena, sono stati sottoposti oggi al secondo tampone. I sanitari dell’Usca, l’Unità speciale di continuità assistenziale, dovranno verificare lo stato di salute delle persone che erano state messe in quarantena preventiva insieme ai 450 tra ospiti e personale della struttura.
BASILICATA – Cinque dei 283 tamponi analizzati in Basilicata fra sabato scorso e ieri sono risultati positivi: lo ha reso noto la task force regionale, spiegando che “i lucani attualmente positivi sono 16”. Due persone sono ricoverate negli ospedali di Potenza e di Matera, mentre i lucani in isolamento domiciliare sono 15. Dall’inizio dell’emergenza (28 morti e 375 guariti), in Basilicata sono stati analizzati 53.100 tamponi, 52.476 dei quali sono risultati negativi.
ALTO ADIGE – I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 609 tamponi. Sono stati registrati 15 nuovi casi positivi. Il numero delle persone positive al coronavirus sale pertanto a 2.884. Sono sette i pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri e altri undici si trovano in isolamento nella struttura di Colle Isarco. Un solo paziente è ricoverato in un reparto di terapia intensiva. Rimane stabile – a 292 – il numero complessivo dei decessi da coronavirus. Le persone in isolamento domiciliare sono attualmente 1.649, delle quali 287 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta. Le persone guarite sono 3.310, così l’Azienda sanitaria.
Covid, primo caso di reinfezione: ci si può ammalare due volte.
Lo studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Hong Kong conferma le ipotesi dei mesi scorsi: lo dimostra la doppia infezione di un uomo di 33 anni, a distanza di quattro mesi
L’Università di Hong Kong ha dimostrato che il coronavirus può infettare una persona che lo aveva già contratto in precedenza, anche a distanza di mesi, proprio come fanno i virus del comune raffreddore. L’ateneo asiatico è stato il primo ad annunciare il primo caso documentato al mondo di reinfezione, che ha come protagonista un uomo di 33 anni in buona salute. In quattro mesi sarebbe stato colpito da due ceppi distinti del Sars-CoV-2.
Covid, primo caso di reinfezione: cosa è successo.
Lo studio, con i risultati delle analisi, sta per essere pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases. I ricercatori hanno comunque anticipato alcune informazioni: il paziente, la scorsa primavera, avrebbe avuto una prima infezione lieve, con tosse, febbre e mal di gola per tre giorni. Il 26 marzo, dopo il tampone, la conferma della positività al coronavirus. Dimesso il 14 aprile, dopo due tamponi negativi consecutivi, era stato considerato guarito.
Covid, primo caso di reinfezione: quanto dura l’immunità.
A Ferragosto, di rientro dalla Spagna, un test in aeroporto ha riscontrato una nuova positività, sebbene il 33enne fosse questa volta asintomatico. Grazie al sequenziamento genetico di nuova generazione (next generation sequencing), i ricercatori hanno esaminato il genoma virale prelevato durante la prima infezione e lo hanno paragonato con quello del virus responsabile della seconda. Il confronto ha evidenziato come i due episodi siano riconducibili a virus geneticamente distinti: sarebbero 24 le ‘lettere’ del genoma diverse, che si tradurrebbero in 9 proteine mutate.
Secondo i ricercatori questo caso suggerisce che il Sars-CoV-2 può persistere nella popolazione come altri coronavirus umani del comune raffreddore. Poiché l’immunità può durare poco, andrebbero vaccinate anche le persone già colpite da Covid-19, che dovrebbero inoltre continuare a usare mascherine a mantenere il distanziamento sociale.
Nonostante tutto, alcuni esperti hanno sottolineato come la ricerca non debba necessariamente scatenare di panico: la reinfezione è comune con altri coronavirus. Akiko Iwasaki, professore di immunobiologia all’Università di Yale, ha scritto su Twitter che la scoperta non sia assolutamente inaspettata. Anche Anthony Fauci, scienziato alla guida del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e massimo esperto di malattie infettive negli Stati Uniti, ha affermato che l’immunità ad altri coronavirus noti, inclusi quelli che causano il comune raffreddore, in genere dura solo da 3 a 6 mesi.
La realtà che ci dice che è possibile essere reinfettati da un ceppo diverso sancisce l’inutilità dei vaccini che vengono elaborati partendo da un ceppo specifico. Da leggere attentamente l’avvertenza: ‘Poiché l’immunità può durare poco, andrebbero vaccinate anche le persone già colpite da Covid-19, che dovrebbero inoltre continuare a usare mascherine a mantenere il distanziamento sociale’. Di fatto vaccinarsi diventa di fatto perfettamente inutile.