Coronavirus e Lamorgese: ‘Rischio concreto di tensioni sociali in autunno’

La crisi legata al coronavirus deve ancora finire di presentare il suo conto, e lo sanno bene anche al Viminale, con Lamorgese che ammette che per il prossimo autunno c’è il rischio concreto di tensioni sociali. C’è la consapevolezza che dopo l’estate la crisi economica legata al coronavirus presenterà il conto allargando la schiera dei nuovi poveri.

Intervenuta ai microfoni di Agorà Estate, in onda sui RAI TRE, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha confermato che per il prossimo autunno, settembre o ottobre per intenderci, esiste il rischio concreto di tensioni sociali. Questo perché al termine dell’estate si vedranno gli effetti del coronavirus sull’economia e sul mondo del lavoro: “Il rischio è concreto perché a settembre e ottobre vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica. Vediamo negozi chiusi, cittadini che non hanno nemmeno la possibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il Governo ha posto in essere tutte le iniziative necessarie per andare incontro a queste esigenze, il rischio è concreto e vedo un atteggiamento di violenza nei contro le forze di polizia assolutamente da condannare”.

Inevitabilmente il rischio aumenterebbe ulteriormente nel caso in cui un ritorno del coronavirus dovesse obbligare il governo a disporre un nuovo lockdown. A quel punto il sistema Italia potrebbe crollare definitivamente a picco aprendo una delle peggiori crisi nella storia della Repubblica. Se non addirittura la peggiore.

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