Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia arriva a San Macuto per l'audizione, Roma 8 novembre 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Coronavirus e Luca Zaia sul Dpcm: ‘Nulla è stato colto, saranno necessari altri provvedimenti’

Nulla è stato colto”. Luca Zaia torna all’attacco del governo dopo aver letto il Dpcm per far fronte al coronavirus. “Ho visto un decreto approvato nottetempo – esordisce amareggiato -. Noi ci eravamo riuniti ieri sera tra presidenti di Regioni per fare le osservazioni, ma vedo con dispiacere che di fatto nulla è stato colto e spero ci si metta mano”. Il leghista presidente del Veneto si appella al buonsenso. Lo stesso criterio che chiedevano le Regioni nel Dpcm. “Capisco la preoccupazione per la salute – prosegue Zaia -, ma la salute è anche lavoro. E se chiedi ad un comparto di fare un sacrificio a favore della comunità questo sacrificio deve essere remunerato”.

Insomma, “dopo il Dpcm  sono necessari altri provvedimenti. Le Regioni hanno presentato un documento correttivo, ma assolutamente collaborativo per modificare in parte quanto previsto da questo Dpcm, che quindi non considero chiuso ma solo una metà del guado”. Battaglia apertissima, dunque, anche se il presidente del Veneto assicura che tra Roma e le Regioni fila tutto liscio.

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