Nel Lazio Fondi è da ieri “zona rossa” per il coronavirus. Vietato entrare ed uscire, stop al trasporto pubblico locale, i treni non fermeranno alla stazione della cittadina in provincia di Latina, che negli ultimi giorni ha continuato ad essere una fonte importante di contagio dell’area pontina con 47 positivi tutti legati al suo cluster. Si parlava da giorni della situazione in quest’area, erano troppi i casi sia di persone in sorveglianza attiva sia in isolamento domiciliare. E ieri ancora 7 casi. Da qui l’ordinanza della Regione Lazio che, sentito il prefetto di Latina e il sindaco di Fondi, come chiesto dall’Asl, è intervenuta con un’ordinanza, firmata dal vicepresidente Daniele Leodori e dall’assessore alla sanità Alessio D’Amato, stabilendo ulteriori “misure urgenti di tutela della salute pubblica”. E questa mattina l’assessore D’Amato ha parlato a Buongiorno Regione Lazio di quanto deciso nella tarda serata di ieri.
“La situazione di Fondi la conosciamo e la stiamo seguendo attentamente. Purtroppo – ha spiegato – questa ulteriore misura è stata necessaria per tutelare innanzitutto la salute dei residenti del Comune di Fondi, per l’intero comprensorio e per l’intera regione. Dunque chiediamo un ulteriore sacrificio ai cittadini – ha aggiunto – ma è un sacrificio necessario ovvero non poter entrare e uscire dal Comune, la soppressione del trasporto pubblico e della fermata della ferrovia”. Dal punto di vista sanitario “verranno fatti degli screening sia attraverso i tamponi che un sistema di tac con intelligenza artificiale per verificare in via preventiva eventuali polmoniti da Covid19. Per cui questo per noi questo sarà un ulteriore sforzo, ma era necessario visto l’andamento epidemico” ha concluso l’assessore D’Amato. A Fondi dunque stop a tutto, comprese le attività commerciali, ma escluse le farmacie e gli alimentari: è vietato uscire da casa anche per andare a lavoro. Il Mof di Fondi poi, il principale Mercato ortofrutticolo d’Italia e il secondo più grande d’Europa, potrà aprire solo il lunedì e il venerdì, dalle 6 alle 14, e il martedi, il giovedì e la domenica, dalle 5 alle 14, sanificando ogni sabato lo stesso mercato, contingentando gli ingressi.