Coronavirus, Guerra(Oms): ‘Sciagurati tifosi in piazza a Napoli’

Folla in delirio a Napoli, dopo la vittoria della Coppa Italia conquistata ieri dai partenopei, che hanno trionfato ai calci di rigore (4-2) superando la Juventus dell’ex Maurizio Sarri. Le immagini della festa azzurra, con migliaia di tifosi scesi nelle strade e nelle piazze del capoluogo campano, hanno fatto il giro del mondo, ma non tutti le hanno accolte con gioia. “Sciagurati! – ha commentato Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità, ai microfoni di Agorà – In questo momento non ce lo possiamo permettere, per fortuna è accaduto a Napoli, dove il governatore e il sindaco hanno messo in atto misure rigide e l’incidenza del virus è più bassa che altrove”. Guerra lamenta in particolare la mancata osservanza delle regole del distanziamento sociale. “Fa male vedere queste immagini – ha dichiarato l’esperto -. Ricordo quanto ha contato la partita dell’Atalanta, all’inizio dell’epidemia in Lombardia, nella diffusione dei contagi. Non vorrei che si ripetesse proprio ora che il Comitato Tecnico Scientifico ha cercato di accogliere le proposte del Figc per non limitare del tutto il gioco del calcio, come da scienza e coscienza medica sarebbe suggerito”.

Quella sulla festa napoletana non è l’unica polemica scatenata dall’ultima notte di Coppa Italia della stagione. Prima dell’inizio della gara, durante la tradizionale interpretazione dell’Inno di Mameli, il cantante Sergio Sylvestre si è bloccato per qualche secondo. Sui social, in tanti si sono chiesti il perché di quell’errore ma a svelare la verità è stato l’ex vincitore del talent “Amici di Maria De Filippi”, tramite una Instagram Stories. “Ero emozionatissimo, una delle emozioni più grandi della mia vita – ha confessato -. È stato incredibile vedere lo stadio così vuoto. Io sono una persona molto sensibile e questo mi ha reso molto triste”. Dopo aver osservato un minuto di silenzio, è poi cominciata la gara, che ha visto il risultato in bilico sullo 0-0 fino alla fine del secondo tempo. Da qui, come prevede la nuova normativa post-coronavirus, si è passati direttamente ai calci di rigore. Gli errori dagli 11 metri prima di Dybala e poi di Danilo hanno consegnato la vittoria al Napoli – che raggiunge il sesto trionfo nella competizione – e il primo trofeo della carriera al tecnico Gennaro Gattuso. All’insegna del fair play la premiazione, durante la quale non era presente nessun rappresentante istituzionale, come da protocollo. I presidenti Aurelio De Laurentiis e Andrea Agnelli si sono invece accordati per premiare insieme entrambe le squadre. “Poi mi sono distratto, e la Juve si è auto-premiata”, ha confessato il patron del Napoli De Laurentiis, prima di raggiungere Agnelli e consegnare tutte le medaglie.

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