Coronavirus. I morti salgono a 1.600. Di Maio: I 35 italiani sulla Diamond tra poco a casa

Sono più di 1.600 morti in Cina legate al coronavirus. Un bilancio triste che secondo gli esperti dovrebbe aumentare nei prossimi giorni. Intanto si registra anche il primo decesso in Europa, è una turista cinese di 80 anni deceduta in Francia. E continua l’incubo sulla nave da crociera Diamond Princess ferma in quarantena in Giappone: altre 70 persone, per un totale di 355, risultano positive al coronavirus

“Finora abbiamo condotto test su 1.219 persone: 355 sono risultate positive, tra cui 73 senza sintomi”, ha detto il ministro Katsunobu Kato sull’emittente pubblica Nhk. La Diamond Princess è in quarantena dal 5 febbraio nel porto di Yokohama, vicino a Tokyo. “Sulla base dell’elevato numero di casi di COVID-19 identificati a bordo, il Dipartimento della sanità ha valutato che i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono ad alto rischio d’esposizione”, ha detto l’ambasciata americana in una lettera ai passeggeri.
E’ tornato in Italia Niccolò, lo studente diciassettenne di Grado bloccato per due volte a causa della febbre a Wuhan, la città cinese focolaio del coronavirus. Ed è risultato negativo al test. Un sollievo per il ragazzo che ora dovrà completare il periodo di isolamento, previsto dai protocolli, presso l’ospedale Spallanzani di Roma.
“Dopo aver riportato Niccolò dalla sua famiglia, ci siamo messi subito al lavoro per i 35 italiani bloccati sulla nave da crociera Diamond Princess, in Giappone. Oggi posso dirvi che partirà un volo anche per loro, lo abbiamo deciso ieri insieme al commissario straordinario, Angelo Borrelli, e al Ministro della Salute, Roberto Speranza. Questa è l’Italia che non lascia mai soli i suoi connazionali. Siamo italiani, nessuno deve restare indietro, lo Stato c’è e non mancherà”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Fine della quarantena oggi in Francia per un gruppo di 122 persone che erano state evacuate da Wuhan, in Cina, due settimane fa. Si tratta di 44 persone che erano state ospitate in un centro vacanze a Carry-le-Rouet e di altre 78 persone che hanno trascorso il periodo di quarantena da 14 giorni in un centro di formazione per pompieri nella vicina Aix-en-Provence, a circa 30 km da Marsiglia. Già venerdì scorso 181 persone avevano lasciato il centro vacanze di Carry-le-Rouet. Altre 35 persone che sono arrivate via Londra il 9 febbraio scorso rimarranno confinate fino al 23 febbraio ad Aix-en-Provence.

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