Coronavirus, le autoscuole chiedono aiuti per uscire dalla crisi

Come  visto anche durante la prima fase dell’emergenza legata alla pandemia mondiale di Coronavirus, anche oggi il settore delle autoscuole, scuole nautiche e studi di consulenza purtroppo vive nell’incertezza e nella crisi, come molti altri.

Quello che il comparto ha chiesto per affrontare la seconda fase dell’epidemia e uscire dalla crisi oggi sono nuove misure di aiuto. È stata Confarca a chiedere al viceministro Giovanni Cancelleri dei provvedimenti che possano coadiuvare gli attori del settore. La richiesta è arrivata durante la videoconferenza che è stata organizzata  per decidere quali misure inserire all’interno del nuovo Decreto, allo scopo di rendere più semplice e snellire appunto l’operato di tutti gli imprenditori di questi settori in crisi (rappresentati dalla confederazione) in una situazione così complessa.

Paolo Colangelo, presidente di Confarca, ritiene che questo incontro sia stato una nuova dimostrazione del fatto che il Ministero sia molto sensibile nei confronti della tematica e voglia risolvere le problematiche che purtroppo gli operatori del comparto stanno vivendo, soprattutto a causa dell’emergenza epidemiologica di Coronavirus.

Adolfo D’Angelo, segretario della sezione nautica della Confarca, ha dato un suggerimento importante al viceministro Cancellieri, allo scopo di evitare il rischio di contagi all’interno delle strutture pubbliche e alleggerire il lavoro dei sanitari: le visite mediche per la patente nautica potrebbero essere effettuate all’interno dei gabinetti medici che si trovano nelle scuole nautiche. Stessa cosa che in realtà avviene già nelle scuole guida per tutti coloro che devono conseguire la patente dell’auto.

D’Angelo ha richiesto quanto segue: “Chiediamo che nel prossimo DPCM venga inserita questa norma transitoria che tra l’altro è già prevista nel nuovo codice del diporto e che attualmente è in attesa del regolamento attuativo”. Il segretario Christian Filippi ha invece mosso una richiesta nei confronti del viceministro per quanto riguarda il settore autoscuole, ovvero intervenire sulle scadenze dei fogli rosa, attuando delle proroghe localizzate in base a quelle che sono le esigenze degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile, assumendo anche a breve termine nuovo personale.

Altra richiesta è stata quella di rafforzare il sistema informatico per il Documento Unico di Circolazione, oltre a ribadire la necessità dell’obbligo della formazione propedeutica in autoscuola ‘per il superamento dell’esame teorico,  con la rivisitazione dei quiz fatta dai nostri esperti per rendere gli stessi più usufruibili anche alle categorie con difficoltà di apprendimento’.

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