Coronavirus, picco vicinissimo, in Lombardia 2500 contagi in un giorno

Il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia è “vicinissimo” e si presenta “molto largo, una sorta di plateau”, ha detto all’ANSA Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fra gli esperti del ‘Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19’. Questa è la situazione ad ora, dominata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Se un’altra regione importante dovesse esplodere – ha rilevato – è chiaro che la curva si rialzerà”.

E non migliora la situazione dei contagi in Lombardia. Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha espresso preoccupazione per l’andamento del coronavirus sul territorio regionale. Dopo giornate all’insegna di un sensibile calo, i contagi sono tornati a crescere in maniera preoccupante nelle ultime ore.  Nel consueto punto con la stampa Attilio Fontana si è detto preoccupato per l’andamento del contagio. Nelle ultime ventiquattro ore la Lombardia ha registrato più di duemila casi di contagio, numeri che rialzano l’asticella dopo il calo dei giorni scorsi. “I numeri purtroppo non sono molto belli, il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi. Dovremo valutare se è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se è un trend in aumento, il che sarebbe un po’ imbarazzante”. “Purtroppo siamo sui 2.500 casi in più oggi di coronavirus in Lombardia. Non sono ancora state fatte analisi. Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato”.

Fontana è poi tornato sul tema dei tamponi riaccendendo la polemica con il governo. “Sulla questione dei tamponi ci sono speculazioni vergognose. Siamo la Regione che ha fatto in assoluto più tamponi in tutto il Paese, abbiamo aspettato rigorosamente quello che c’è stato dettato dai massimi istituti di sanità del nostro Paese. Ci è stato detto che i tamponi devono essere riservati ai sintomatici e oggi Speranza ribadisce che le Regioni devono rispettare le indicazioni. Lunedì abbiamo mandato all’organismo tecnico una richiesta per sapere se le linee guida debbano essere confermate e non sono arrivate risposte. Se le indicazioni cambieranno noi seguiremo le nuove a due condizioni. Ovvero che mi si dia tutto quanto è necessario per fare i tamponi e che i laboratori della Lombardia siano messi nelle condizioni di processarne di più. A cinquemila al giorno, considerato i 10 milioni di lombardi ci vorrebbero quasi tre anni di tempo. Se avessimo iniziato da subito con misure drastiche forse saremmo arrivati prima.  Purtroppo io dico che se avessimo iniziato fin da subito con delle misure drastiche, magari spaventando un po’ la gente ma rendendola cosciente di ciò che stava succedendo, forse saremmo arrivati prima”.

LA CONFERENZA STAMPA DI FONTANA

 

Cambia ancora in modulo per l’autocertificazione degli spostamenti. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. Su questo, ha spiegato, “sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini. “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24, sottolineando che “fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati” per il mancato rispetto dei divieti. La stragrande maggioranza dei cittadini – ha osservato Gabrielli – è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa. Io – ha ricordato – nei giorni scorsi avevo sottolineato l’esigenza di misure più efficaci ed il Governo ha fatto un nuovo decreto che, all’articolo 4, introduce un quadro sanzionatorio diverso. I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione”.

Salgono a 2.675.113 le persone controllate dall’11 al 25 marzo 2020, 115.738 quelle denunciate per inosservanza egli ordini dell’Autorità, 2.737 le denunce per false dichiarazioni a pubblico ufficiale; 1.233.647 gli esercizi commerciali controllati e 2.607 i titolari denunciati. Ieri, informa il Viminale, le Forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 202.188 persone di cui 5.774 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 92.445, denunciati 101 esercenti e sospesa l’attività di 23 esercizi commerciali. Le misure adottate per contenere la diffusione del Coronavirus hanno determinato una limitazione degli spostamenti delle persone e ciò ha influito sull’andamento della delittuosità, che evidenzia, nel periodo dall’1 al 22 marzo 2020, una evidente diminuzione del trend sull’intero territorio nazionale: 52.596 delitti nel 2020 a fronte dei 146.762 commessi nel 2019 (-64%).

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è risultato negativo al tampone per il coronavirus.

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