Coronavirus, Salvini apre al condono: “Mi aspetto pace edilizia e fiscale e il blocco del codice degli appalti”

In un’intervista ai microfoni di La7 Matteo Salvini ha aperto al condono. “E’ una parola che non mi piace – ha detto il leader della Lega – ma in tempi di guerra penso che una soluzione di tutte le controversie vada trovata. Dal Governo mi aspetto la pace fiscale, pace edilizia, il blocco del codice degli appalti. Bisogna cancellare la burocrazia e lasciare fare. Quello che non è vietato è permesso, altrimenti dopo il virus ci sarà la fame e si rischia anche peggio“.

Poi, ai microfoni di Telelombardia, è ritornato a parlare della ‘fase 2’: “Faremo di tutto per riaprire in sicurezza – ha detto Salvini – chi può il prima possibile. Non possiamo permetterci di stare chiusi altre settimane e mesi perché si arriverà ad un disastro economico. Leggo tutti fermi a casa fino a maggio e secondo me questo non è più sopportabile“.

Il leader della Lega spinge per una riapertura visto che in altri Paesi la ‘fase 2’ è iniziata: “Mentre da noi la gran parte dei negozi sono chiuse, l’Austria riparte mentre in Germania, Francia, Polonia e Turchia le fabbriche sono aperte. Quindi qualcuno sta approfittando della situazione per fare concorrenza sleale alle nostre imprese“.

 In conclusione della sua intervista Matteo Salvini è ritornato sulla decisione del Veneto che ha iniziato una ‘fase 2’ con qualche settimana di anticipo rispetto al resto del Paese: “Se la comunità scientifica ha dato l’ok, non capisco le critiche. Il Veneto e la Lombardia sono state le prime a imporre il lockdown e qua il tessuto produttivo sta soffrendo di più. Secondo me è giusto affrontare la bestia di virus con tutta l’energia e l’intelligenza“.

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