Vittorio Sgarbi durante la presentazione del movimento politico "Rinascimento", Roma 11 Ottobre 2017. ANSA / LUIGI MISTRULLI

Coronavirus: Sgarbi denunciato dagli scienziati, cosa ha detto

Vittorio Sgarbi è stato denunciato dall’associazione Patto Trasversale per la Scienza in seguito alle sue dichiarazioni sull’emergenza coronavirus in Italia. Il parlamentare si è difeso spiegando di aver citato il parere di illustri scienziati. L’esposto penale di Pts contro Vittorio Sgarbi riguarda “le gravi affermazioni, fatte nel video del 9 marzo scorso pubblicato sul profilo Facebook”, ora cancellato “e sul suo canale Youtube, sulla diffusione del virus SARS-CoV-2 e della malattia Covid-19”.

Vittorio Sgarbi: “Le mie posizioni sono quelle di molti scienziati”

“Le mie posizioni sono quelle di molti scienziati. Dal Governo c’è una strategia della tensione per coprire le inefficienze del sistema sanitario. Ogni mia dichiarazione è ispirata alla posizione di uomini di scienza che hanno indicato i limiti del virus rispetto alla mortalità“, ha scritto su Facebook il critico d’arte rispondendo alla denuncia.

“Nessuna mia affermazione prescinde dalle posizioni di virologi ed epidemiologi quali Gismondo, Bassetti e Tarro, ai quali mi sono ispirato. Non ho istigato nessuno, ma ho raccomandato i precetti cristiani della visita agli infermi nel momento in cui si è dichiarato che a Codogno il virus era stato debellato“, ha continuato Vittorio Sgarbi.

“Tra le opere di misericordia c’è l’obbligo di visitare gli infermi. Denuncio quindi la prepotenza, l’aggressione, la presunzione di verità di chi, in nome della scienza, nega i dati oggettivi sulla malattia, virale ma non mortale, per coprire le insufficienze dello Stato nella Sanità, procurando allarme e confondendo le cause di morte per attribuirle indebitamente al coronavirus”, ha scritto ancora il parlamentare.

“Ho dato mandato all’avvocato Cicconi di procedere contro chi si investe della scienza senza averla, diffondendo ignoranza. Vi chiedo di condividere questo messaggio”, ha poi scritto in chiusura del suo post Vittorio Sgarbi.

Quali sono le accuse rivolte da Pts a Vittorio Sgarbi

Il Patto Trasversale per la Scienza ha chiesto all’Autorità Giudiziaria di accertare se nei video di Vittorio Sgarbi possano sussistere diversi illeciti. Sarebbero Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico (Art. 656 del Codice Penale), Istigazione a disobbedire alle leggi (Art. 415 c.p.) e Istigazione a delinquere (Art. 414 c.p.).

L’associazione, fondata tra gli altri da Roberto Burioni e Pier Luigi Lopalco, ha inoltre richiesto di adottare ogni provvedimento volto a oscurare o sequestrare il sito web e i canali social del critico d’arte.

“Disconoscere la tragedia che si consuma oggi negli ospedali italiani, la pericolosità della malattia e il problema della diffusione del contagio esortando gli italiani a violare provvedimenti governativi non rientra nelle facoltà di un parlamentare e tali affermazioni travalicano ogni confine dell’esercizio delle funzioni parlamentari“, ha fatto sapere ad Agi l’associazione.

Coronavirus, cosa ha dichiarato Vittorio Sgarbi in video

Il video di Vittorio Sgabri sul coronavirus ha ricevuto 48.210 like e 40.867 condivisioni, raggiungendo probabilmente milioni di cittadini. Sul canale Youtube del critico è stato visualizzato da oltre 740mila persone, con oltre 19mila like.

Nel filmato il parlamentare chiedeva: “Chi di voi sta male veramente su milioni che siamo in Italia? Quei poveretti che prendono la polmonite stavano male, sarebbero stati male comunque anche senza coronavirus del c***o, il quale attende solo un po’ di caldo per morire perché è talmente potente che a 26° muore. Ti bevi un tè caldo ed è già morto”.

“Ma che c***o di virus è? Ma qual è questa peste? Ma perché dobbiamo convincere gli italiani che la loro vita è cambiata? Non escono di casa, non vanno al cinema. Io vorrei dirvi che giro ovunque. Le uniche zone che mi attraggono sono le zone rosse. Io vorrei andare a Vo’, a Codogno, Bergamo, Lodi”, aggiungeva.

E ancora: “Fra 15 giorni sarà finito tutto, tutto. Però intanto ci hanno spiegato che dobbiamo essere prudenti, fermi così come dei co****ni chiusi in casa a letto. Bene. Se siete a letto, alzatevi! Alzatevi! Andate in giro! Andate a Codogno! Andate a vedere!”.

 

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