Coronavirus: Situazione difficile in Lombardia. Anestesista di Bergamo: ‘Reggeremo pochissimo’

Mentre il governo è al lavoro sulle nuove misure  a sostegno di economia e lavoratori per l’emergenza coronavirus si fa ogni giorno più complicata la situazione il Lombardia.

“Intubiamo in Terapia intensiva anche più di 7 persone al giorno e lavoriamo senza sosta, con in media un turno di riposo ogni 14 giorni”, racconta all’ANSA Ivano Riva, anestesista e rianimatore dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo.  “Se il trend dell’epidemia da SarsCov2 continuerà con questo ritmo, Bergamo reggerà ancora per pochissimo”, ammette.

“Credo che ci sia una percezione sbagliatissima a Roma e non solo. La situazione è oggettivamente gravissima – aveva detto in mattinata in una intervista a Repubblica il governatore alla Lombardia Attilio Fontana – il virus è subdolo, scompare e ricompare e colpisce duro. Siamo agli sgoccioli dei letti per la terapia intensiva, l’assessore mi dice che sono poche decine”.

La replica del governo non si fa attendere. “C’è massima attenzione per la situazione in Lombardia”, puntualizza il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  “Io vedo migliaia di persone che lavorano rischiando e senza sosta, dagli ospedali a chi garantisce i servizi, dalle Regioni, ai Sindaci, al Governo, alla Protezione Civile. E chiedo: basta polemiche, basta attacchi reciprochi. Siamo tutti sulla stessa barca e non c’è tempo da sprecare”, dice anche il capo delegazione del Pd Dario Franceschini.

 Sono, stamane, 2.172, con l’aggiunta degli ultimi 178 casi con i quali è stato aggiornato il report della Regione Veneto. I pazienti ricoverati sono 426 (+10), quelli in terapia intensiva 129 (+4). Si aggrava il bilancio dei morti, ora a quota 63, con 3 malati deceduti nella notte. I pazienti dimessi dall’inizio dell’emergenza, il 21 febbraio, sono 120.

 “La nostra priorità è far lavorare in sicurezza medici, infermieri e tutto il personale sanitario che con coraggio e spirito di abnegazione si sta prodigando per la cura dei cittadini, dedicandosi a questa emergenza sanitaria senza risparmiare energie. Come governo siamo strenuamente impegnati – e io stesso attraverso contatti con i miei omologhi – per procurare in tempi brevissimi i dispositivi di protezione che consentano loro di lavorare in massima sicurezza”, ha detto Conte. Il ministro Luigi Di Maio ha fatto, inoltre, sapere che “è stata sbloccata l’esportazione, dalla Germania e dalla Francia, di mascherine, tute e schermi facciali”. Per far fronte all’emergenza, Consip ha già ordinato 3.800 ventilatori polmonari, ne ha reso disponibili in pronta consegna ulteriori 300, e ha contrattualizzato forniture per oltre 30 milioni di mascherine chirurgiche, più di 7 milioni di guanti, oltre 13 milioni di tute, calzari, cuffie e camici (ancora da assegnare da parte di Protezione Civile) e per oltre 390 mila tamponi e più di 260 kit diagnostici corrispondenti a oltre 67 mila test. Lo rende noto la società spiegando che tutte le forniture “sono completamente sicure”.

 Sono stati 9924 i controlli sul rispetto dei provvedimenti per il contenimento del Coronavirus realizzati a Milano nella giornata di ieri. In 24 ore le forze dell’ordine hanno controllato 4.937 persone, di queste 215 sono state denunciate per non aver rispettato i provvedimenti (essere ad esempio uscite di casa senza motivo) mentre 6 per aver mentito nell’autocertificazione. I controlli sui negozi sono stati invece 4.987, 19 i titolari denunciati per non aver rispettato le norme e tre quelli multati.

Sono 17.750 i malati di coronavirus in Italia, 2.795 in più in un giorno, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 21.157. E’ il dato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile, . Sono 1.441 le vittime. In un solo giorno c’è stato un aumento di 175 morti. Sono 1.518 i malati ricoverati in terapia intensiva, 190 in più rispetto al giorno prima. “Siamo di fronte ad una grande pandemia – ha aggiunto – dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche”, ha detto Borrelli sulle  accuse delle Regioni, in particolare della Lombardia sulle mascherine.

 

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