Il possibile vaccino australiano S-Spike, sviluppato presso l’Universita’ del Queensland in Australia, ha dimostrato di essere sicuro e “in grado di fornire protezione” sia dalla riproduzione del coronavirus, sia dai suoi sintomi. Il responsabile del progetto Keith Chappel, della Scuola di Chimica dell’universita’ stessa, ha reso noto ieri gli ultimi dati in un forum dell’International Society of Vaccines, in cui i maggiori produttori di vaccini si scambiano aggiornamenti sui rispettivi progressi. Il vaccino S-Spike e’ basato su una tecnologia detta ‘molecular clamp’, o ‘morsetto molecolare’ e mira a neutralizzare le proprieta’ infettive del virus. Ha inoltre il vantaggio di poter fungere da piattaforma che in futuro potra’ essere ricalibrata per affrontare future pandemie. Essendo basato su proteine, e’ considerato piu’ sicuro da testare sulle persone, rispetto a formulazioni che usano virus vivo.
La casa farmaceutica CSL (Commonwealth Serum Laboratories) si prepara a produrre decine di milioni di dosi del vaccino. S-Spike differisce dal vaccino dell’Universita’ di Oxford e della casa farmaceutica AstraZeneca, con cui il governo australiano ha firmato una lettera di intenti per l’acquisto di 25 milioni di dosi. Si trova ora nella fase uno delle sperimentazioni umane, per confermare che sia sicuro per le persone e che possa generare una risposta immunitaria di base. I test su cavie di laboratorio hanno dimostrato che una dose fornisce maggiori livelli di immunita’ rispetto a una persona che abbia contratto il virus e sia guarita. Dopo due dosi, le cavie infettate ottenevano l’ulteriore beneficio di una “marcata riduzione” nella severita’ dell’infiammazione nei polmoni e nel tratto respiratorio superiore. Il professor Chappel ha sottolineato che l’obiettivo finale dovrebbe essere l’eradicazione completa del Covid-19 attraverso il distanziamento sociale, il tracciamento dei contatti e un vaccino efficace.