L’iter parlamentare del provvedimento ebbe termine il 16 marzo 2004 e la legge fu promulgata dal Presidente della Repubblica il 13 aprile 2004. Con quella legge, che istituì una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, si vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Augias rifiuta di riconoscere che  la destra italiana si batteva per affermare quella verità storica, affermando che ne viene a conoscenza solo quando si imbatte nella storia del fratello di Pier PaoloPasoini, anche lui morto per opporsi al  tentativo di annessione della Venezia Giulia da parte del maresciallo Tito.

Augias, comunque,  in chiusura della sua risposta ammette altri casi di errate valutazioni storiche, ‘a lungo sottovalutate dalla cultura democratica’.

In pratica si salva in calcio d’angolo