E’ finito in manette Angelo Bugatti, il noto architetto milanese e professore della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia, fermato questa mattina dai carabinieri nella sua abitazione. Oltre a lui è stato arrestato anche un impresario edile, mentre è stato interdetto dai pubblici uffici un dirigente del Settore urbanistica del Comune.
Secondo quanto spiegato dai carabinieri, il professore aveva manovrato, grazie al suo ruolo tecnico nella dirigenza dell’Ateneo, per permettere che un grande cantiere, realizzato in un’area con vincolo paesaggistico grazie a una convenzione con il Comune che prevedeva edilizia residenziale e servizi esclusivamente per gli studenti, diventasse invece, in parte, di tipologia commerciale, con tanto di appartamenti già in vendita al pubblico. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione e falso.
Nell’ambito dell’ateneo pavese Bugatti è professore ordinario in Composizione Urbana e Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria edile e del territorio, ed è capo del dipartimento di edilizia. E’ stato arrestato stamani in casa sua, a Milano.
Nel corso dell’operazione i carabinieri del Comando provinciale di Pavia hanno sequestrato l’area dell’Università che doveva divenire il nuovo campus dell’Ateneo Pavese, ben 9 mila metri quadri che si trovano nella periferia est del comune lombardo. Secondo quanto si è appreso, buona parte del cantiere era ormai diventato commerciale, vi erano stati costruiti appartamenti che erano già in vendita al pubblico. Un cambiamento che era stato ‘legittimato’, secondo le indagini, da una variante urbanistica all’originaria convenzione, ottenuta tramite la corruzione. L’ateneo pavese è uno dei più antichi del mondo: è stato fondato nel 1361.
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