Le intercettazioni del funzionario di Atm al centro dell’inchiesta della Procura di Milano per il sindaco di Milano Giuseppe Sala sono “gia’ una condanna”. Le tangenti – ha riconosciuto il primo cittadino a “Uno Mattina” su Rai 1 – “sono presunte e la giustizia fara’ il suo corso, ma dal mio punto di vista e’ gia’ una condanna, perche’ una persona che prende uno stipendio da Atm da 25 anni e che si permette di dire cose del genere e di agire in quel modo, per me e’ gia’ una condanna”.
“Quindi – ha aggiunto Sala – ho detto ad Atm che, prima di tutto, io voglio capire perche’ i processi aziendali hanno permesso a questa persona di comportarsi in un certo modo. Quindi c’e’ una responsabilita’ nostra. Sia chiaro. Ma in secondo luogo ho detto all’azienda di costituirsi parte civile e di portare a casa tanti piu’ soldi possibili di quelli che gli hanno dato in 25 anni. Altro che la pensione in Mercedes. Questo deve fare la pensione senza avere i soldi per andare al ristorante. E lo dico in maniera diretta: gente come questa rovina la vita e il lavoro di migliaia di persone oneste”. Secondo il sindaco “la lezione imparata” da quanto emerso dalle indagini “dev’essere il fatto che persone, pure esperte, non possono rimanere nello stesso posto per troppi anni, perche’ poi si sedimentano questi rapporti con i fornitori. Poi servono audit sempre piu’ efficaci e il controllo dei processi”. “Io non deresponsabilizzo il management, non do colpa solo a questi”, ha concluso Sala.