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Incidente in mare al largo di Capo Corso, a pochi chilometri dalla Corsica, tra due navi. Come riferito dalla Capitaneria di Porto di Genova la nave portacontainer Cls Virginia, battente bandiera cipriota, avrebbe urtato la nave Ro-ro Ulysse, battente bandiera tunisina e nello scontro sono stati persi circa 600 metri cubi di “fuel oil”, creando una chiazza di circa 10 chilometri quadrati.
Le operazioni di soccorso sono gestite dalla Francia che ha chiesto all’Italia il supporto per fronteggiare l’inquinamento del carburante fuoriuscito da una delle due navi.
In seguito all’incidente la centrale operativa della Guardia Costiera italiana ha disposto l’invio nella zona di un Atr42 per l’attività di monitoraggio. Su direttiva del ministro dell’Ambiente italiano, inoltre, sono state inviate anche tre unità navali d’altura, adibiti al contenimento dello sversamento: la Nos Taurus di Livorno, la Bonassola di Genova e la Koral da Olbia.
Dopo la collissione è immediatamente scattato l’allarme inquinamento, con le autorità francesi che hanno preso il coordinamento degli interventi e hanno coinvolto anche l’Italia. Nello specchio di mare si sono recate diverse unità dei due Paesi, tra cui mezzi specializzati nelle operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti e nella bonifica delle acque.
Le operazioni, da quanto si apprende, riguardano la posa di panne di contenimento per limitare lo spostamento degli idrocarburi e la bonifica delle acque.
