Una vera e propria “fuga” dall’Italia per mancanza di posti e bassi stipendi. E’ quella dei medici italiani, in cerca di fortuna all’estero. Secondo quanto riportato dalla Corte dei Conti nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica, in base ai dati Ocse negli ultimi 8 anni, sono oltre 9.000 i medici formatisi in Italia che sono andati a lavorare all’estero. Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia sono i mercati che più degli altri hanno rappresentato una soluzione “alle legittime esigenze di occupazione e adeguata retribuzione quando non soddisfatte dal settore privato nazionale”.
Una condizione che, sottolineano i magistrati contabili, “pur deponendo a favore della qualità del sistema formativo nazionale, rischia di rendere le misure assunte per l’incremento delle specializzazioni poco efficaci, se non accompagnate da un sistema di incentivi che consenta di contrastare efficacemente le distorsioni evidenziate”.
La concentrazione delle cure nei grandi ospedali verificatasi negli ultimi anni e il conseguente impoverimento del sistema di assistenza sul territorio, divenuto sempre meno efficace, ha lasciato la popolazione italiana “senza protezioni adeguate” di fronte all’emergenza Covid. E’ quanto scrive ancora la Corte dei Conti in un approfondimento sulla sanità contenuto nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica.