Le nuove Br del partito comunista politico-militare progettavano “plurimi attentati” che erano però ”caratterizzati da violenza generica e non terroristica”.
Lo scrive la Corte d’Assise d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha emesso 11 condanne, tra cui quella ad Alfredo Davanzo, escludendo però il reato di associazione terroristica. Cosi’ come per D’Antona, si sottolinea, “anche Pietro Ichino costituiva un ‘obiettivo politico’ della violenza eversiva del gruppo”.