L’Italia è “ormai uscita dalla recessione”, ma continua a comminare su un percorso non sicuro. Resta quindi incertezza”, soprattutto a causa dello scenario internazionale”. Così commenta il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, all’inaugurazione dell’anno giudiziario il momento economico italiano. Tuttavia la spending review finora fatta è un “parziale insuccesso”, anche per la poca conoscenza delle diverse categorie di spesa, e ha posto “solo sullo sfondo il tema essenziale dell’interrelazione con la qualità dei servizi”.
“Per i prossimi anni – ha sottolineato Squitieri – il profilo programmatico di riequilibrio della finanze pubbliche resta impegnativo. Questo – aggiunge – ripropone con forza la tematica della spending review”. Per la magistratura contabile “il parziale insuccesso o comunque le difficoltà incontrate dagli interventi successivi di revisione della spesa sono anche imputabili a una non ottimale costruzione di basi cognitive sui contenuti, sui meccanismi regolatori e sui vincoli che caratterizzano le diverse categorie di spesa oggetto dei propositi di taglio”.
Per l’Ocse però la risalita economica italiana quest’anno rallenterà. L’organizzazione, infatti, rivede al ribasso le sue stime per il Pil italiano per il 2016, prevedendo una crescita all’1%, 0,4 punti percentuali in meno rispetto all’outlook di novembre, mentre conferma la stima di +1,4% per il 2017. Ma non è solo l’Italia a fermarsi: l’Ocse rivede al ribasso anche le stime per la crescita mondiale al 3% per il 2016 e 3,3% per il 2017, 0,3 punti in meno dell’outlook di novembre, confermando in parte le parole del presidente della Carte dei Conti