Fu la Russia responsabile dell’assassinio di Alexander Litvinenko, l’ex agente del Kgb divenuto poi un dissidente, avvelenato a Londra con il polonio 210, una sostanza radioattiva, nel 2006: lo ha stabilito a Corte europea dei diritti dell’uomo. Era stata la vedova, Marina Litvinenko, a presentare un ricorso contro la Russia chiedendo un risarcimento milionario.
La Russia ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella morte di Litvinenko. Acerrimo critico del presidente Vladimir Putin, fuggito in Gran Bretagna, Litvinenko, 43 anni, fu avvelenato bevendo te’ verde ‘corretto’ con il potente isotopo radioattivo, al Millennium Hotel di Londra.