Court of Justice of the European Union, Luxembourg

Corte Ue: “Italia non preso misure per impedire diffusione Xylella”

L’Italia e’ venuta meno all’obbligo di attuare misure per impedire la diffusione del batterio Xylella Fastidiosa, che puo’ provocare la morte di numerose piante, in particolare degli olivi. Lo stabilisce una sentenza della Corte Ue.

L’Italia era stata deferita per inadempimento alla Corte di Giustizia dell’Ue dalla Commissione nel 2018 perche’ – secondo l’esecutivo comunitario – non si era conformata alla richiesta di intervenire immediatamente per impedire la diffusione della Xylella in Puglia. Secondo i giudici di Lussemburgo, alla scadenza del termine fissato dalla Commissione (il 14 settembre 2017), l’Italia aveva omesso di rispettare due degli obblighi imposti dall’esecutivo comunitario. Innanzittutto, l’Italia non ha proceduto immediatamente alla rimozione nella zona di contenimento di tutte le piante infette nella fascia di 20 km della zona infetta confinante con la zona coscuinetto. In secondo luogo, l’Italia non ha garantito il monitoraggio della persenza delal Xylella nella zona di contenimento mediante ispezioni effettuate al momento opportuno durannte l’anno. I giudici di Lussemburgo, per contro, hanno respinto la richiesta della Commissione di dichiarare un inadempimento generale dell’Italia per non aver rimosso la Xylella. La sentenza odierna della Corte di giustizia dell’Ue apre la strada alla possibilita’ di una multa. La Commissione, qualora ritenga che lo Stato membro non si sia conformato alla sentenza, puo’ proporre un altro ricorso chiedendo sanzioni pecuniarie.

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