Cosa dice esattamente l’ordinanza di Speranza per chi arriva da Spagna, Grecia, Croazia e Malta

Ormai è definitivo. Da oggi 13 agosto, e fino al 7 settembre 2020, per chi arriva, cioè entra o rientra, in Italia dopo essere stato in Grecia, Croazia, Spagna o Malta, vige l’obbligo di sottoporsi a tampone per verificare immediatamente l’eventuale contagio da Covid.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il 12 agosto un’ordinanza che prevede l’obbligo di presentare un test molecolare o antigenico, con risultato negativo, effettuato con tampone nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia, oppure l’obbligo di sottoporsi al tampone al momento dell’arrivo, con test rapidi che saranno sperimentalmente adottati nei principali aeroporti, o nelle 48 ore dal rientro in Italia per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

“Dobbiamo continuare sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrificio di tutti” ha dichiarato Speranza. Tra le misure contenute nell’ordinanza anche il divieto di ingresso e transito dalla Colombia, che è stata aggiunta alla lista dei Paesi a rischio.

Nello specifico, si legge nell’ordinanza, alle persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna, si applicano queste misure di prevenzione, alternative tra loro:

  • obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
  • obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.

Anche se asintomatiche, queste persone sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.

In caso di insorgenza di sintomi da Coronavirus, resta fermo l’obbligo per tutti di segnalare questa situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati e di sottoporsi ad isolamento.

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