Era decisamente una voce scomoda quella di Daphne Caruna Galizia e da ieri ha smesso di ‘dare fastidio’. La giornalista, nota per le sue inchieste e per il suo blog ‘Running Commentary’, contribuì infatti a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti ‘Malta Files’. Oggetto delle sue inchieste era soprattutto Joseph Muscat, il premier maltese. La Galizia fu la prima a dare notizia del coinvolgimento nei Panama Papers di Konrad Mizzi, allora ministro dell’Energia e della Salute e di Keith Schembri’, capo dello staff del primo ministro maltese. Quest’anno, attraverso il suo blog aveva sostenuto che la società panamense Egrant era di proprietà di Michelle Muscat, la moglie del primo ministro.
Ma cosa sono i Panama Papers?
Si tratta di documenti trapelati da una colossale fuga di notizie, la più grande nella storia della finanza internazionale. Sono stati studiati nel corso di una lunga inchiesta giornalistica e il loro nome deriva dal fatto che ad essere coinvolta è la società Mossack Fonseca, che ha sede, appunto, a Panama. Un’ inchiesta durata più di un anno e che riguarda circa 11,5 milioni di file e documenti sui conti esteri segreti dei big del pianeta riguardanti le attività di migliaia di società, alcune controllate da politici, capi di stato e banche di tutto il mondo. I documenti riservati sono stati consegnati al giornale tedesco Süddeutsche Zeitung nell’agosto del 2015 e successivamente al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi che a sua volta li ha condivisi con altre 107 organizzazioni giornalistiche di 80 paesi diversi. I file di Mossack Fonseca hanno messo in luce il coinvolgimento dei più importanti istituti di credito internazionali nella creazione di società difficili da rintracciare, nelle Isole Vergini britanniche, Panama e in altri dei cosiddetti paradisi fiscali.
In che modo Malta ha a che fare con i Panama Papers? Dai Malta Files, un’inchiesta internazionale cui la Galizia aveva preso parte, è emerso che Malta rappresenta una sorta di ‘Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione Europea’. L’inchiesta, condotta dal Consorzio di Giornalismo Investigativo (EIC) ha messo in luce come Malta sia diventata negli ultimi anni la ‘Panama d’Europa’ con assenza totale di burocrazia e tasse ai minimi termini. Un vero e proprio paradiso offshore, diventato anche la ‘tana’ di molti italiani, secondo quanto emerso da uno studio de L’Espresso.
Su questi scandali stava indagando Daphne Caruana Galizia, prima di venire ‘zittita’ dall’autobomba piazzata nella sua macchina.