‘Se nessuno viola il contratto, durerà tutta legislatura e oltre’. dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ospite di ‘AdnKronos Live’, parlando del governo guidato da Conte.
In studio, moltissimi i temi affrontati dal ministro: dal problema dei rifiuti di Roma, per il quale “non c’è emergenza all’orizzonte”, passando alle trivelle, fino alla Tav per la quale, ricorda il ministro, bisogna aspettare “prima l’analisi costi-benefici”.
La questione dei rifiuti nella Capitale “non è un’emergenza”, un rischio “che non si affaccia all’orizzonte di Roma, né della Regione Lazio”, anche per motivi amministrativi, sottolinea Costa, perché “l’emergenza va definita con atti amministrativi e nel caso di specie non è mai stata sollevata una vicenda giuridico amministrativo di emergenza”.
Per il ministro dell’Ambiente, “la novità è che Regione e Comune sono allo stesso tavolo. Le cose si stanno muovendo: il piano regionale dei rifiuti è prossimo a uscire, la Città metropolitana ha individuato le ‘aree bianche’ dove è possibile fare determinati impianti e adesso, nell’ambito del piano regionale della regione, verranno individuate le tipologie di trattamento da fare. Il percorso si sta definendo e non è poco”.
“Roma ha bisogno di fare una bella differenziata – aggiunge -, cosa finora sconosciuta alla città e che ora invece è partita. Sono stati consegnati quasi 200mila kit ed è una novità importante, è l’inizio di un percorso per arrivare alla vera soluzione che è la differenziata spinta”.
“Poi – aggiunge Costa – che ci sia necessità di nuovi impianti è evidente. Il discorso è collegato al piano regionale dei rifiuti, le aree bianche sono state individuate dalla città metropolitana e adesso, nell’ambito del piano regionale di rifiuti, verranno individuate le tipologie di trattamento da fare. Per esempio, gli impianti di compostaggio – prosegue – l’umido è uno degli elementi importanti della raccolta differenziata ma anche della produzione di rifiuti” e può contribuire “a ridurre la termovalorizzazione fino ad annullarla”.