Lunedì, 16 settembre, la Costa Concordia dovrebbe tornare in posizione verticale. Dopo un anno e 8 mesi dal naufragio causato dall’urto contro alcuni scogli a pochi metri dalla costa dell’isola del Giglio, cioè dove la sera del 13 gennaio 2012 la trascinarono il comandante Francesco Schettino e il resto del ponte di comando, bilancio: 30 morti e 2 dispersi che il mare non ha restiuito, oltre ai danni ambientali e turistici che resteranno impossibili da definire con certezza e a una figura mondiale da non raccomandare a nessuno. Domani mattina alle 06.00 dopo la partenza dell’ultimo traghetto l’intera zona sarà transennata e via alle operazioni di raddrizzamento della Costa. Oltre 250 i giornalisti accreditati per seguire in diretta tutti i lavori. “Sarà un’impresa mai tentata prima” ha spiegato il capo della protezione civile Gabrielli, che ha presentato in conferenza stampa l’operazione di parbuckling del relitto, lungo 300 metri e pesante 114mila tonnellate. Sono state allestite sei piattaforme sorrette da 21 pali conficcati nella roccia ad una profondità media di 9 metri. Nell’operazione saranno impiegati 22 mezzi navali e 8 chiatte: le imbarcazioni più grandi sono il Micoperi 30, lungo 122 metri, ed il Lone di 160 metri. In totale lavorano al progetto più di 500 persone. Un’operazione enorme e mai avvenuta prima nella storia: in una parola complicatissima. Lunedì ci sarà la prova del nove ha detto Gabrielli.
Tags Costa Concordia: domani alle 6 iniziano le operazioni di raddrizzamento
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