Costa Concordia, il timoniere sbagliò manovra: eseguì gli ordini in ritardo

Nel processo per il naufragio della Costa Concordia stanno emergendo altri elementi.  L’unico imputato resta l’ex comandante Schettino, ma prima dell’impatto con gli scogli del Giglio, secondo le testimonianze, il timoniere, Jacob Rusli Bin, sbagliò: eseguì gli ordini del comandante con un ritardo di 13 secondi. Questo è quanto precisato dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nel corso dell’udienza odierna a Grosseto. Ma, ha continuato Cavo Dragone, “con buona probabilità l’impatto ci sarebbe comunque stato, per la velocità della nave e le condizioni avverse in quel momento della dinamica”. “Non si può valutare il punto dell’impatto e le risultanze di questo impatto, che tipo di falla, dove e con che ampiezza, ma l’impatto ci sarebbe comunque stato, a giudizio del collegio peritale, viste la vicinanza dello scoglio alla terraferma e – ha infine detto Cavo Dragone ai pm – le caratteristiche del moto della nave e quelle meteo”. Intanto l’avvocato dell’ex comandante Francesco Schettino ha chiesto una nuova perizia sulla Concordia, possibile, secondo i legali, perché ora la nave è stata raddrizzata.

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