Il Tribunale del Riesame di Firenze si è riservato di decidere sulle misure cautelari per il comandante Francesco Schettino, il capitano della Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio. Il Tribunale si è riunito questa mattina in una seduta durata circa tre ore e mezzo. Al termine il pm di Grosseto, Stefano Pizza, non ha rilasciato dichiarazioni. Il legale di Schettino, avv. Bruno Leporatti, si è limitato a dire: ”C’è stata una lunga discussione, il giudice si è riservato la decisione e ci farà sapere credo entro il 9 febbraio”. Schettino, attualmente agli arresti domiciliari nella sua casa di Meta di Sorrento, non era presente all’udienza. La difesa chiede la revoca degli arresti domiciliari mentre la Procura vorrebbe la custodia cautelare in carcere. La data del 9 febbraio, ha spiegato Leporatti, è la ”scadenza del termine” per la decisione del Riesame. Per la difesa, ha spiegato un altro legale di Schettino, avvocato Salvatore Parascandola, ”non c’è possibilità di reiterazione del reato perchè al momento non c’è possibilità che il capitano torni a comandare”. E allo stesso modo, per il legale, non c’è pericolo di fuga. ”Speriamo che lo liberino”, ha affermato. Nell’udienza di oggi non si è discusso della moldava Domnica Cermotan, un tema, ha detto Parascandola, ”assolutamente irrilevante”.
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