E’ guerra di cifre tra la commissione Giovannini e la Camera dei Deputati. I deputati italiani non sono i più ricchi d’Europa. Anzi gli stipendi percepiti sarebbero di gran lunga inferiori a quelli dei colleghi del Vecchio Continente. Insomma i dati forniti dal Presidente della Commissione governativa sul livellamento retributivo Italia-Europa, professor Enrico Giovannini, non sono veritieri. A smentire il pool guidato dal presidente dell’Istat è una nota della Camera dei Deputati. Ecco cosa si legge: “dalla tabella di comparazione contenuta nella Relazione della Commissione – che conferma quanto emerso dallo studio effettuato dagli Uffici della Camera – si ricava che il costo complessivo sostenuto per i deputati italiani in carica è inferiore rispetto a quello sostenuto dalle Assemblee dei Paesi europei con il PIL più elevato”.
“Va chiarito – continua la nota – che nel documento l’importo dell’indennità spettante ai deputati italiani (pari a 11.283,28 euro) è indicato al lordo delle ritenute previdenziali, fiscali e assistenziali. Invece, al netto di tali ritenute – ivi comprese le addizionali regionali e comunali la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato – l’importo dell’indennità parlamentare, che è corrisposta per dodici mensilità, è pari mediamente a 5.000 euro. Tale somma si riduce ulteriormente per i deputati che svolgono un’attività lavorativa per la quale percepiscono un reddito uguale o superiore al 15% dell’indennità parlamentare. Sono queste, dunque, le cifre cui bisogna guardare per individuare quanto effettivamente viene posto a disposizione dei deputati a titolo di indennità parlamentare”. Quindi secondo gli uffici di Montecitorio se si compara questo dato con quello degli altri Paesi europei, e tenendo conto dei differenti regimi fiscali, l’ammontare netto dell’indennità parlamentare erogato ai deputati italiani risulta inferiore rispetto a quello percepito dai componenti di altri Parlamenti presi a riferimento.
Ecco le indennità nette percepite dai deputati dei paesi oggetto di indagine della commissione Giovannini e fatti trapelare da ambienti di Montecitorio: Austria 5.400 euro, Germania 5.100, Francia 5030, landa 4.600.