Sistema contributivo per deputati e dipendenti della Camera e 1.300 euro lordi in meno nella busta paga degli onorevoli italiani. L’Ufficio di Presidenza della Camera ha approvato la prima sforbiciata ai costi della politica italiana. Addio alle pensioni d’oro: il passaggio al sistema contributivo sarà immediatamente operativo, assicura il vicepresidente di Montecitorio, Rocco Buttiglione. “I parlamentari -ha spiegato il presidente dell’Udc- in questo modo percepiranno una pensione che é poco più della metà di quella attuale”. Tagli anche agli stipendi dei parlamentari. L’ufficio di presidenza della Camera ha deciso di “ridurre il trattamento economico dei parlamentari, tutti e 630, di 1.300 euro lordi. Il provvedimento é immediatamente operativo”. A questi tagli si aggiunge una riduzione del 10% per le indennità dei deputati titolari di incarichi istituzionali, come il Presidente della Camera, i vicepresidenti, i deputati questori, i segretario di Presidenza, i presidenti e membri degli uffici di presidenza degli organi parlamentari. I deputati avranno quindi un taglio dello stipendio di circa 700 euro netti.
L’ufficio di presidenza della Camera ha deciso che il rimborso di 3.690 euro spettanti ai deputati continuerà ad essere erogato a forfait per il 50%, mentre il restante 50% dovrà essere ‘giustificato’ ovvero per assunzione, con regolare contratto, di collaboratori oppure per convegni o stampa di materiale.