Rischia la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per le accuse di violenza privata aggravata, abuso di potere e falso. Rolando Degli Angioli medico di Regina Coeli, accusato di aver costretto un detenuto a subire un trattamento sanitario senza che ce ne fosse la necessità. La condanna è stata chiesta dal pubblico ministero Francesco Scavo nel corso di un processo con il rito abbreviato che ha anche sollecitato il gup a rinviare a giudizio con rito ordinario Luigi Di Paolo, infermiere accusato di concorso in violenza privata per aver aiutato il medico. Il 19 luglio prossimo il giudice prenderà le sue decisioni. Al centro della vicenda è un cittadino francese Julien Monnet che diverso tempo fa fu accusato di aver scaraventato la figlia contro la scalinata dell’Altare della Patria a Roma. Dopo essere stato arrestato per quel fatto Monnet, che risiede in Francia fu portato a Regina Coeli e secondo l’accusa contestata ai due imputati fu costretto a farsi inserire un catetere vescicale durante una visita medica. Secondo l’accusa Degli Angioli avrebbe poi omesso di trascrivere l’intervento nell’apposito registro del carcere.
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