Covid, come sta il “paziente 1”? La nuova vita dopo il virus

Mattia Maestri, il primo italiano a cui fu diagnosticato il virus parteciperà all’Ironman, la più difficile delle gare di triathlon

Gli ultimi due anni e mezzo saranno di certo difficili da dimenticare, con la pandemia che ha profondamente segnato la vita di tutti noi a suon di paura e restrizioni per arginare quanto più possibile i contagi. Dal 2020 al 2022 il mondo è cambiato da cima a fondo, così come sono cambiate le abitudini di tutti che, per questi anni, non sono mai usciti di casa senza mascherina (qui vi abbiamo spiegato fino a quando sarà necessaria la mascherina sui mezzi pubblici).

Ma la vita di una persona, nello specifico, è cambiata in maniera drastica dal 19 febbraio 2020. Si tratta di Mattia Maestri, il manager all’epoca 38enne che da Codogno ha fatto partire l’allarme Covid-19 in tutta Italia. Maestri, oggi 40enne, è infatti stato il cosiddetto “paziente 1“, il primo caso del virus segnalato nel nostro Paese. Da quel giorno, per l’uomo, sono cambiate tante cose ed oggi è pronto a iniziare una nuova vita.

Indice

Mattia Maestri, il paziente 1 in Italia

La sfida dell’Ironman

Mattia Maestri, il paziente 1 in Italia

Mai come nel febbraio 2020 Codogno ha conosciuto la massima fama in Italia e in Europa, purtroppo per la drammatica piaga del Covid. È proprio dal paesino della bergamasca che è risuonato forte l’allarme dopo che Mattia Maestri, quasi per caso, è risultato positivo al Covid-19. L’uomo, ricoverato nell’ospedale del paese, aveva attirato l’attenzione dell’anestesista Annalisa Malara a causa della sua strana polmonite registrata proprio mentre dalla Cina arrivava la notizia di un misterioso virus. La dottoressa, nonostante non esistesse ancora alcun protocollo, decise di sottoporre Maestri a un tampone molecolare che diede esito positivo. Da quel giorno fu conosciuto per diverso tempo come “paziente 1“, mentre a Codogno esplodeva il primo focolaio di Covid.

Dopo un mese di cure, nelle quali ha vissuto sulla propria pelle il dramma del virus col padre deceduto, Maestri è stato dimesso ed è tornato a vivere la vita di ogni giorno, seppur con qualche limitazione. Il Covid, infatti, ha avuto importanti strascichi nella salute del manager che, nonostante fosse uno sportivo, ha faticato a rientrare nel pieno della forma. Ma oggi, due anni e mezzo dopo quel test positivo, è tornato a essere quello che era (qui invece vi abbiamo parlato dei vaccini bivalenti e a chi sono rivolti).

La sfida dell’Ironman

Mattia Maestri, infatti, si appresta a vivere una delle competizioni triathlon più dure in assoluto: l’Ironman. Si tratta di una competizione che prevede quattro chilometri a nuoto, 180 in bici e 42 di maratona. Una sfida davvero dura per chi non è allenato, ma quello che fu il “paziente 1” è pronto a tutto. Dopo essersi ripreso dal virus, Maestri è tornato ad allenarsi come faceva una volta ed è stato proprio lo sport a farlo guarire del tutto.

“Non è stato semplice ripartire – ha raccontato a Mattino Cinque – dopo un anno di allenamento intensi, non vedo l’ora di mettermi alla prova con questa nuova gara. Lo sport è sempre stato parte della mia vita, sono molto contento di essere tornato a fare quello che facevo prima”. Il 40enne si è detto comunque pronto: “Sarà dura, ma ce la metterò tutta e l’obiettivo è arrivare fino alla fine col sorriso. Per me è una rinascita, essere qua ed essere tornato a fare quello che facevo prima è fantastico”.

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