Covid: commercialisti esposti, subito un piano vaccini
Appello al Presidente De Luca da parte degli Odcec della Campania
“Chiediamo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’inserimento prioritario dei commercialisti per le prenotazioni vaccinali, alla stregua di altre categorie professionali, classificando il rischio pendente alla pari di quello previsto per altre categorie già invitate a fruire del vaccino. Ricordiamo infatti che i commercialisti, fin dai primissimi giorni della pandemia, sono stati al costante servizio di tutti i contribuenti (imprese e persone fisiche), tanto che la categoria fu inclusa nel Dpcm 22 marzo 2020 tra i servizi essenziali, come tra l’altro già riconosciuto con l’attuazione del Piano Socio-Economico della Regione Campania”. E’ l’appello dei presidenti degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Campania: Francesco Tedesco (Avellino), Fabrizio Russo (Benevento), Luigi Fabozzi (Caserta), Vincenzo Moretta (Napoli), Antonio Tuccillo (Napoli Nord), Giovanni D’Antonio (Nocera Inferiore), Domenico Ranieri (Nola), Nunzio Ritorto (Sala Consilina), Salvatore Giordano (Salerno), Giuseppe Crescitelli (Torre Annunziata), Carmine Santangelo (Vallo della Lucania).
In una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, i vertici dei commercialisti campani evidenziano come gli studi professionali in questi ultimi mesi “non hanno mai chiuso, né hanno interrotto servizi essenziali, assicurando la presenza anche negli uffici giudiziari e nelle amministrazioni di riferimento in tutto questo lungo e faticosissimo anno. Le molteplici attività generano ancora oggi, inevitabilmente, una costante esposizione e un continuativo rapporto con le persone interessate, aumentando il rischio di contagio da virus Covid e le varianti in circolazione”.
“Ribadendo la ferma volontà di proseguire con massimo senso di responsabilità l’attività quotidiana al servizio dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche – concludono i presidenti – chiediamo di considerare, infine, la grave e crescente preoccupazione per il contagio degli iscritti alla categoria”.