Covid, fine restrizioni e ipotesi tampone sul lavoro per over 50 non vaccina

‘Fermo restando l’obbligo vaccinale, con la sanzione da 100 euro, si è aperta una riflessione, interna al governo, sull’opportunità di consentire agli over 50 di andare al lavoro con il Green pass semplice e non rafforzato. In altre parole, basterebbe il tampone per andare al lavoro’. Lo ha detto Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute.

Costa, il Green pass semplice per l’accesso degli over 50 al luogo di lavoro

“L’obbligo vaccinale per gli over 50 resta fino al 15 giugno prossimo, comprensivo della sanzione di 100 euro per chi non si è vaccinato”. Queste le parole di Costa.

Tuttavia, “la valutazione che stiamo facendo è di verificare l’opportunità di anticipare la possibilità per gli over 50 di andare al lavoro con il Green pass base (anziché quello rafforzato), ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni”.

La mossa consentirebbe, nelle intenzioni del governo, ai non vaccinati, di tornare al lavoro e permetterebbe, anche, di “allentare la tensione”. Per il momento non c’è ancora una data precisa per l’allentamento delle restrizioni sul lavoro, tuttavia sarebbe nei piani di muoversi in questa direzione prima del 15 giugno, data della fine dell’obbligo vaccinale.

Fine delle restrizioni, al Ministero della Salute si ragiona su un cronoprogramma: quando

In questi giorni, al ministero della Salute si lavora a un cronoprogramma, un percorso di graduale allentamento delle restrizioni, che inizierà dal primo aprile. L’obiettivo è anche individuare “situazioni in cui il Green pass non sarà più necessario”, ha spiegato Costa.

Dove? “Ad esempio per bar, nei ristoranti e in altri locali all’aperto. Credo sicuramente questo da aprile non sarà più necessario”, ha ribadito. C’è un orizzonte temporale anche per la fine delle restrizioni: “Entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni”.

Contagi in aumento, ma lo scenario non è preoccupante: le parole di Sileri

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha notato, a Mattino 5, anche un aumento dei contagi in Italia, naturalmente evidenziato dagli ultimi bollettini della Protezione Civile.

Il politico si è tuttavia detto “non preoccupato” da una simile dinamica, perché, alla crescita dei positivi, non corrisponde un aumento dei ricoveri. La crescita è probabilmente dovuta alla presenza, anche in Italia, delle sottovarianti di Omicron, più contagiose di Omicron stessa.

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