epa08303337 Vendula Stoklaskova sews cotton mask at her home in Prague, Czech Republic, 18 March 2020. Volunteers across the country have been producing face masks at home in an effort to bolster short supplies. The Czech government issued a directive stating that people must wear mount and nose covering to use public places from 19 March. The Czech government has imposed a lock down of nearly two weeks while shutting the national borders due to the ongoing pandemic of the COVID-19 disease, caused by the SARS-CoV-2 coronavirus. EPA/MARTIN DIVISEK

Covid: Isolamento e mascherina a casa se un familiare ha contratto l’infezione

Se c’è C un contagiato in famiglia senza interventi decisi almeno la metà dei conviventi verrà infettata e tutti i membri della famiglia devono mettersi in quarantena, sottoporsi al test e usare la mascherina
Più della metà (53%) dei coinquilini viene contagiata in una settimana, indipendentemente dall’età del paziente primario. Giovani, adulti e bambini diffondono il virus in famiglia allo stesso modo.

E’ questo il  risultato di uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention statunitensi che si discosta da quello di altre indagini precedenti secondo le quali il tasso di contagiosità del virus tra conviventi oscillava tra il 20 e il 40 per cento e invita ad alzare la guardia in casa, specie in un periodo in cui l’estensione del contagio è elevata.

Per gli esperti dei CDC chiunque abbia sintomi sospetti o alte probabilità di essersi infettato dovrebbe isolarsi all’interno della propria abitazione in attesa di avere il risultato del test, utilizzando camere da letto e bagni separati. Inoltre tutti membri della famiglia dovrebbero usare le mascherine negli spazi condivisi. E le persone che sono state a stretto contatto con il paziente infetto dovrebbero mettersi in quarantena ed eseguire un test. Un caso di infezione diventa  una questione di famiglia.

Lo studio ha analizzato le dinamiche dell’infezione una serie di nuclei familiari di due città americane,  Nashville (Tennessee) e Marshfield (Wisconsin), tra aprile e settembre: 101 persone positivi,  insieme a 191 conviventi senza infezione.

Il contagio è stato rapido: in una settimana il 53 per certo delle persone che condividevano l’abitazione con il caso indice ha contratto il virus. Il 75 per cento delle infezioni è avvenuto entro i primi cinque giorni dalla comparsa dei sintomi del famigliare. Va specificato che i casi di positività sono emersi grazie ai test effettuati previsti nello studio.

Gran parte delle persone che convivevano con il caso primario, infatti, non avevano mostrato alcun sintomo per i primi 7 giorni. Se non avessero eseguito il tampone avrebbero potuto ritenersi non contagiose rischiando di diffondere l’infezione anche al di fuori della famiglia.

«La trasmissione domestica di Sars-CoV-2 è comune e si verifica subito dopo l’esordio della malattia. Le persone devono autoisolarsi immediatamente all’inizio dei sintomi simili a Covid, al momento del test eseguito in seguito a un’esposizione ad alto rischio o al momento di un risultato positivo del test, a seconda di quale condizione si verifichi per prima. Tutti i membri della famiglia, incluso il caso indice, dovrebbero indossare mascherine all’interno degli spazi condivisi della famiglia».

Lo studio dei CDC quindi dimostra che il virus circola quando non si prendono precauzioni.

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