Il premier britannico Boris Johnson è risultato negativo a un test sul coronavirus (eseguito nell’ambito di un progetto pilota), ma resta comunque in isolamento precauzionale per 14 giorni come previsto dalla linee guida del governo sulla pandemia avendo incontrato giovedì scorso un deputato Tory, Lee Anderson, risultato al contrario poi positivo al Covid sabato. Lo ha detto oggi ai giornalisti un portavoce di Downing Street nel suo briefing di giornata, assicurando comunque che il primo ministro risponderà domani alle interrogazioni parlamentari del Question Time del mercoledì, in video collegamento con la Camera dei Comuni.
Il fatto che Johnson sia stato già contagiato dal coronavirus in primavera, quando fu costretto anche a tre giorni di ricovero in terapia intensiva, e sia poi guarito, non gli garantisce l’immunità in base ai risultati delle ricerche mediche più recenti. Per quanto un secondo contagio sia considerato al momento raro. Il tampone non è normalmente previsto in Gran Bretagna per le persone cui è prescritto l’autoisolamento a casa in seguito a contatti con contagiati. Downing Street ha tuttavia precisato che i membri e lo staff del governo sono stati inseriti in una programma pilota di test a risultato rapido avviato di recente nel Paese in alcune città e su specifiche categorie di persone.