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Covid, ‘la gente muore fra le mani’. Di cosa c’è bisogno: l’appello del capo del 118

Il sistema sanitario, in particolare quello delle emergenze, è al collasso e un nuovo lockdown appare ormai inevitabile. Questa l’opione di Mario Balzanelli, presidente nazionale del 118, che in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” commenta la gravissima situazione che il sistema delle emergenze si trova a gestire  in queste ultime settimane. La pressione, infatti, cresce di giorno in giorno, costringendo gli operatori sanitari a lavorare in condizioni “estreme”.

Più che un’intervista, quella di Balzanelli è un vero e proprio grido d’allarme. Il presidente del 118 lamenta infatti la carenza di strumenti indispensabili come bombole d’ossigeno e respiratori. Le prime, infatti, si esauriscono a bordo delle ambulanze prima che gli operatori del 118 riescano ad affidare i pazienti alle cure dei sanitari. I secondi, invece, diventano sempre più rari, visto che i posti in terapia intensiva e subintensiva vengono occupati sempre più in fretta.

Anche la mossa di riconvertire reparti, o intere strutture, in “ospedali Covid” non dà i risultati sperati. Secondo il presidente del 118 è necessario un intervento più deciso del Governo. Sono necessari più mezzi, strumenti per sanificarli e una diversa organizzazione, che consenta una presa in carico più velocemente. “I malati muoiono bloccati nelle ambulanze nell’attesa di arrivare in ospedale” ha affermato Balnzanelli nella sua intervista, lamentando l’impreparazione delle unità operative ospedaliere a gestire la marea di pazienti che si sta riversando in questi giorni sul sistema sanitario nazionale.

Secondo Balzanelli, le sole mascherine  non sarebbero oggi sufficienti per mettere le persone al riparo dal rischio contagio. Le droplets, le goccioline respiratorie che le persone emettono quando respirano e parlano, passano anche attraverso gli occhi, infettando così un gran numero di persone.

Secondo il presidente del 118 ci sono oltre 50 studi scientifici che dimostrano l’efficacia degli occhiali e delle visiere nel proteggere dall’infezione dal SARS-CoV-2. Per questo, sarebbe il caso che il Governo prendesse in esame l’ipotesi di renderle obbligatorie, almeno in questa fase emergenziale.

Balzanelli lancia così una provocazione: anziché erogare bonus per l’acquisto di monopattini e bici elettriche e acquistare banchi a rotelle, il Governo avrebbe potuto impiegare i fondi per acquistare occhiali e visiere per tutta la popolazione. Questa misura si sarebbe rivelata particolarmente efficace per la popolazione anziana e avrebbe reso meno potente la seconda ondata.

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