Sale l’indice Rt a livello nazionale rispetto alla settimana scorsa: passa da 1,26 ad un preoccupante 1,57. Un dato certificato durante la riunione della Cabina di regia per il monitoraggio Covid. I dati riferiti al periodo 19-15 luglio mostrano con evidenza un “forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le regioni e province autonome” e aumenta “in maniera molto significativa” la trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2 nel Paese, “con quasi tutte le regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato”, indica la bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia in Italia. E inizia seriamente a preoccupare la variante Delta.
“La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi” si legge nella bozza del Monitoraggio.
Sulla base dell’analisi dei dati Covid relativi al periodo 19-25 luglio, “sono 20 le regioni e province autonome classificate a rischio moderato questa settimana”. E solo una, il Molise, è classificata “a rischio basso, secondo il Dm del 30 aprile 2020”. In tutto, “17 regioni/province autonome riportano allerte di resilienza”, ma “nessuna” ne “riporta molteplici”.
Nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, ma aumentano i ricoveri. Il tasso di occupazione in intensiva, si legge nella bozza del monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss all’esame della Cabina di regia, è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di ricoverati che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche nazionale aumenta invece al 3% rispetto al 2% della scorsa settimana. Il numero di ricoverati in queste aree è in aumento da 1.194 a 1.611.