Il ministero della Salute ha disposto il “divieto di immissione in commercio” e il “contestuale provvedimento di ritiro dal mercato” delle U-Mask Model 2.1, la nuova versione delle mascherine al centro di un’indagine della Procura di Milano. Gli inquirenti hanno iscritto la società nel registro degli indagati per frode nell’esercizio del commercio. Il dicastero ha deciso per il divieto di vendita e il ritiro dai negozi in considerazione della destinazione d’uso del prodotto, commercializzato come dispositivo medico, e per i potenziali rischi che ne possono derivare.
Perché le U-Mask sono considerate pericolose dal ministero della Salute
Molti potrebbero infatti considerare le U-Mask come sostituti delle mascherine nonstante la “assenza di un regolare processo valutativo in termini di sicurezza ed efficacia e della conseguente assenza di garanzia sull’effettiva adeguatezza come strumento di prevenzione dei contagi”, come riporta l’ordinanza del ministero della Salute.
Sul nuovo modello delle mascherine, il 2.1 immesso in commercio nelle ultime settimane, dagli uffici del Lungotevere Ripa viene fatto sapere che “i risultati dei test che il fabbricante ha reso disponibili in allegato al fascicolo tecnico non forniscono evidenza scientifica sulla capacità di mantenere inalterate le prestazioni del filtro fino a 200 ore di utilizzo”.
Come riporta il provvedimento, “non sono disponibili relazioni di prova che diano evidenza che le caratteristiche di efficienza di filtrazione batterica, respirabilità e resistenza agli schizzi siano mantenute”. Proprio per questo il prodotto era già stato cancellato dalla banca dati dei dispositivi destinati all’uso medico.
Non è la prima volta che U-Mask si scontra con le autorità italiane. All’inizio dell’anno i Carabinieri del Nas avevano messo sotto sequestro un laboratorio di Bolzano che aveva compilato le certificazioni per il precedente modello delle mascherine dei vip e disposto una misura per vietare la vendita del precedente modello.
“Siamo esterrefatti dal provvedimento cautelare annunciato dal ministero della Salute riguardo U-Mask, aveva fatto sapere l’azienda con un comunicato stampa lo scorso mese. “Contestiamo radicalmente il provvedimento e ci difenderemo nelle sedi opportune” e “difenderemo in ogni sede la qualità dei nostri prodotti, la reputazione e l’operato della nostra azienda, certi delle nostre ragioni e della trasparenza della nostra condotta”.